È uno dei fiori all'occhiello del turismo campano, cittadina che ogni anno accoglie turisti da ogni parte del mondo, baluardo della cultura e della tradizione cilentana.
Si raggiunge facilmente grazie alla sua posizione – in aereo, da Napoli a prezzi low cost, basti dare un'occhiata alle tantissime offerte di voli su volo24.it, per citarne uno, in treno, con la sua stazione, in auto con la A3 Salerno – Reggio Calabria. Parliamo di quella che è considerata idealmente la porta del Cilento, la bellissima Agropoli, città di 20.000 abitanti, più del doppio nei mesi estivi, che per importanza, bellezza e cultura è stata ufficiosamente in numerosi dibattiti candidata quale “sesta provincia papabile” in Campania.
Agropoli si distende a due passi dal Parco Nazionale del Cilento, dalla costa baciata da uno dei mari più puliti d'Italia fin sulla rocca dalla quale il castello angioino – aragonese sovrasta austero la città, muto testimone di storie antiche, di battaglie e predoni di una terra dove greci, romani, saraceni, bizantini regalarono tradizioni, tecniche e culture.
Una Storia che la lasciato ancora numerose tracce, gelosamente custodite dagli agropolesi: la Porta d'ingresso al centro, su cui ancora resistono ai secoli cinque merli e uno stemma marmoreo, gli “scaloni”, per secoli unica strada di accesso al promontorio, e il muro di protezione che gli gira al lato, le torri di vedetta, che vantano secoli di storia e di storie, fino ai più recenti, il faro, la fornace.
Ma il primo cittadino, l'agropolese per eccellenza, è lui e non si discute: il meraviglioso mare su cui Agropoli si affaccia, un mare cilentano che colora d'azzurro la vista ad ogni angolo e che profuma di salsedine ogni vicolo e che ogni stagione, da qualche anno a questa parte, conquista senza troppe difficoltà l'ambito titolo di Mare Blu.
Un'attrazione che ogni anno attira turisti e che rende le estati agropolesi vivaci, che vede i bagnanti passeggiare sul lungomare in cerca di frescura dal mare, fra i numerosi locali.
Uno squarcio di bella Campania che di recente ha avuto un'improvvisa fama grazie al film “Benevenuti al sud”, girato a Santa Maria di Castellabate, a due passi da qui, che con i suoi scorci ha fatto conoscere la bellezza di questa terra anche al di fuori dei confini strettamente regionali.
«Quando un forestiero viene al Sud piange due volte, quando arriva e quando parte» dice a un certo punto il protagonista del film. Non spetta a noi campani dirlo, forse, ma i forestieri che conosciamo confermano.