Massimo Ranieri ha proposto al pubblico televisivo italiano nella serata del 4/5/2011 la sua "versione" di Napoli Milionaria.
Emanuela Catalano, autrice di numerosi saggi sulle opere di Eduardo, ci regala questo suo commento emozionato e accorato del lavoro di Massimo Ranieri.
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a cura di Emanuela Catalano
Il Ragioniere Spasiano con Maria Rosaria ci ha preso per mano e con le musiche di Morricone ci ha fatto rivivere, ancora una volta, la magia del grande teatro.
Sono sconvolta dolente e palpitante.
Dalle prime battute cercavo Eduardo, e mi pareva assente, c’era freddo e pareva che tutto stesse per essere perduto. Ma poi, a poco a poco, dalle espressioni, dalla voce dai gesti di Maria Rosaria,
ho iniziato a perdere quello smarrimento, a sentire accanto a me la presenza di Eduardo.
L’ho sentito, accanto a me, attento e interessato, ho continuato a seguire lo spettacolo nuovo che scorreva sullo schermo al plasma, dedicandogli la stessa devota attenzione.
E dalla scena del “finto morto” tutto è andato sempre meglio.
Giunta al termine ero sudata, piena di brividi ed emozioni contrastanti ma dominata da un unico fermo pensiero: ancora una volta avevo parlato, dialogato col commediografo italiano più importante del mio tempo, e, ancora una volta, l’altissima qualità del suo pensiero si è imposta su tutti e su tutto.
Più tenti di allontanarlo, più credi di tenerlo a bada, più separi l’attore dall’autore, più ignori il capocomico e più lui vince, come uno straordinario fuoco pirotecnico di Piedigrotta.
Questo è Eduardo.
Ancora una volta a Napoli si è compiuto il miracolo, San Gennaro ha liquefatto nelle ampolle il suo sangue e sulle tavole di un palcoscenico virtuale Eduardo, nato nell’anno 1900, ha dialogato con noi alla bellezza di 111 anni.
Grazie a Massimo Ranieri che ha saputo lavorare tagliando, con una lama che ha fatto sangue, nella sua carne, un Gennaro nuovo che ha però tutelato appieno e veicolato la mente e il cuore del suo Autore, offrendoci un testo mondato e ripulito dalla polvere dell’oblio ma vero e rispettoso dei valori e dei contenuti che lo scrittore e l’uomo Eduardo hanno voluto consegnare alla coscienza degli uomini, di tutti gli uomini, non solo dei napoletani o degli italiani e non solo dei suoi contemporanei, ma dell’umanità, per sempre.