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Nennillo e...

(I rapporti familiari in Natale in casa Cupiello)



Uno dei temi più sviluppati in Natale in casa Cupiello è sicuramente quello dei rapporti familiari.
Il primo atto della commedia, in particolare, è dedicato alla caratterizzazione dei vari rapporti esistenti; due i più importanti, quello tra la mamma e il figlio, Nennillo, e quello tra marito e moglie.



la mamma e il suo Nennillo



Concetta rimbocca le coperte al suo Nennillo Concetta rimbocca le coperte al suo Nennillo


Tommasino, Nennillo per la sua mamma, è il classico giovanotto che oggi meriterebbe il termine di "bamboccione": ha abbandonato gli studi in terza elementare per andare a lavorare, ma non lavora e non sembra molto interessato a trovarsi un'occupazione.
Ama farsi servire dalla madre: la prima sua frase nella commedia è un urlo, anzi un ordine imperioso, lanciato da sotto le coperte: " 'A zuppa 'e latte!".
E' decisamente infantile nelle reazioni e nei comportamenti: in tasca ha uno "strummolo", piccola trottola, un semplice ma soprattutto economico gioco dei bambini (lui ha qualche anno in più...) dell'epoca.
Nennillo campa di espedienti e soprattutto di piccoli ma significativi furti perpetuati a danno dei suoi familiari. La sua vittima preferita è lo zio Pasqualino Cupiello, fratello del padre, al quale ruba l'impensabile: un paio di scarpe vecchie, il cappotto, banconote varie.
Ebbene, la mamma riesce a trovare sempre una giustificazione al comportamento del figlio; basta notare come lo chiama nel corso della commedia: "Bell'e mammà", "Nennillo"; memorabile una sua difesa del bamboccione Nennillo dagli attacchi del cognato Pasqualino : "me lo fate piangere con le lacrime, questa povera anima di Dio! Viene a ccà, bell'e mammà".

 

 

moglie e marito

 

Concetta sveglia il marito portandogli il caffè (quello che sa di scarafaggio...)Concetta sveglia il marito portandogli il caffè (quello che sa di scarafaggio...)


Ancora più attenzione è dedicata al rapporto tra il marito (Luca Cupiello) e la moglie (Concetta). In questo rapporto, probabilmente, buona parte delle coppie di una certa età può riconoscersi: da un lato un grande affetto, dall'altro un continuo rinfacciarsi più o meno scherzoso di fatti banali alternati a fatti di una certa gravità.
I primi dieci minuti della commedia sono quindi interamente dedicati al rapporto tra Luca e Concetta e alle mille questioni che sorgono tra i due.
Appena sveglio, in quell'antivigilia  di Natale, Luca Cupiello riesce in pochi minuti a rinfacciare alla moglie nell'ordine:
1) l'acquisto di calzini di lana risultati poi di materiale scadente;
2) l'incapacità a fare un buon caffè, "il caffè fete 'e scarrafun" ("il caffè puzza di scarafaggio");
3) l'aver dimenticato di approntare la colla per il presepe.  

Concetta, nello stesso breve arco temporale, gli rinfaccia di essere diventato un po’ smemorato perché:
1) le ha chiesto per ben tre volte in cinque minuti che tempo faccia;
2) le ha ripetuto due volte in pochissimo tempo la famosa frase "Questo Natale si è presentato come comanda Iddio!".

Sulla faccenda dell'invecchiamento, argomento che probabilmente rappresenta un motivo di discussione in tantissime coppie di una certa età, Luca Cupiello reagisce a sua volta in più di un'occasione, attaccando la moglie:
"sei diventata permalosa";
"sei diventata aspra";
"sei vecchia, ti sei fatta vecchia".

Se in questi primi minuti della commedia la dialettica tra i due riguarda fatti di scarsa rilevanza, immediatamente dopo si evidenziano alcuni elementi di conflitto ben più gravi.
Luca Cupiello rimprovera alla moglie di aver educato male i due figli; "Tu sei la nemica della casa" è la sintesi del pensiero di Luca. Qual è l'accusa? Essere stata troppo comprensiva nei confronti dei figli e in particolare nei confronti del figlio più piccolo, Tommaso. L'accusa è poi di essere tenuto costantemente fuori dai problemi della casa e in particolare dalle faccende riguardanti la figlia più grande.

Se Luca Cupiello ritiene di essere tenuto da parte volutamente dalla moglie, Concetta al riguardo la vede esattamente al contrario: è Luca a essersi creato un mondo tutto suo, simbolicamente rappresentato dal Presepe, e a non interessarsi dei problemi della famiglia. A Luca che chiede di essere aggiornato sui problemi della figlia, Concetta risponde: "Ma che devi sapere! Che vuò sapè! Fa 'o Presepio...".

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