Nuovo tentativo a metà del primo atto; questa volta gli promette per dopo Natale un nuovo vestito e due camicie. Gli indica il presepe e domanda: "Te piace, eh? Te piace?".
Nennillo, fregandosene della promessa del vestito e delle camicie: "No!".
Nuovo attacco, mostrando la cascata del Presepe; "Te piace?"
Nennillo:"No!".
Di nuovo Luca: ".Come si può dire –non mi piace- se quello non è ancora finito?"
Nennillo: "Ma pure quando è finito non mi piace!"
Quando Luca poi lo caccia da casa, Nennillo conferma: "Ma il presepio non mi piace!".
Secondo atto, in attesa del cenone di Natale: Nennillo è accusato per il furto delle cinque lire allo zio. Luca ha trovato nella tasca del figlio la banconota incriminata, il corpo del reato. Ma non lo dice agli altri. Offre un'opportunità al figlio di mettere tutto a tacere:
"Te piace 'o Presepio?".
Nennillo riflette un attimo e poi: "NO!".
Anche la moglie Concetta ha da ridire sul presepe; dopo aver mandato "a quel paese" il presepio nel silenzio della primissima scena, Concetta punzecchia ripetutamente Luca:
"Non capisco che lo fai a fare";
"Pare che stai facendo la Cupola di San Pietro! Ma vuttace quattro pastori…".
All'inizio del secondo atto, confessa chiaramente il suo pensiero a Raffaele, il portiere:"Vedete se è possibile che un uomo alla sua età si mette a fare il presepio. So' juta pe' le dicere:-Ma che 'o ffaie a fa'?-Sapete che mi ha risposto:-O faccio pe' me, ci voglio scherzare io!-".
Evidentemente all'epoca gli hobby non erano presi in considerazione come ai nostri giorni….