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Napoli


storie personaggi curiosità dagli antichi Greci al Novecento



La copertina di Napoli storie personaggi curiosità di Antonio La gala

Antonio La Gala è uno dei principali autori di saggi sulla storia, le tradizioni, i tesori e i costumi di Napoli.
Abbiamo la fortuna di pubblicare spesso i suoi articoli dedicati a Monumenti, Chiese, Strade della città; recentemente abbiamo anche parlato di un altro suo bel testo, Napoli, storia e storie on the road.
Ebbene, il libro oggi alla nostra attenzione, Napoli storie personaggi curiosità dagli antichi Greci al Novecento (Guida Editori) è probabilmente, almeno a nostro parere, il suo miglior lavoro!
Un primo pregio dell'opera sta nella sua originalità, qualità questa molto rara tra i tanti testi dedicati a Napoli; ecco come l'Autore presenta il suo libro: "Questo libro tende a differenziarsi dalle altre pubblicazioni sul tema Napoli, perché racconta fatti, eventi, personaggi, che ritengo siano meno abusati, e li tratta da angolazioni meno abituali. Salta quindi, ad esempio, a pié pari su Pulcinella, Eduardo, la cucina locale, ecc., argomenti tutti interessanti e rispettabili, ma già trattati in overdosi editoriali e sostanzialmente in fotocopia.".
La storia di Napoli, si sa, poi è molto "contorta": vi è stata da sempre, ed in particolare dal 1200 circa in poi, una complessa successione di dominazioni, di case regnanti, di nuovi signori di proveninenza vicina o lontana. Ebbene, il merito forse più rilevante di questo lavoro è quello di consentire al lettore di acquisire una visione finalmente completa dell'evoluzione della nostra città nel corso dei secoli. Evoluzione sia nel senso politico che in quello dello sviluppo urbano.
Altro pregio di questo lavoro è la grande ironia con la quale Antonio La Gala affronta i vari argomenti, ed in particolare, quelli che hanno per oggetto gli uomini, ovverosia i nostri antenati, i napoletani dell'epoca.

Qualche esempio:

A proposito dell'accoglienza entusiastica dedicata dal popolo al nuovo "signore", il normanno Ruggero:
"... aprendo la tradizione locale sull'accoglienza di ogni nuovo padrone".

Commentando la circostanza che Carlo D'Angiò baciò le reliquie di tutti i santi protettori: "... il bacio di reliquie, o almeno di ampolle, è una tradizione che tutti i "conquistatori" della città, grandi, medi e piccoli, antichi e moderni - a volte con qualche incoerenza ideologico culturale - osservano scrupolosamente.".

A proposito dell'occupazione francesa giacobina del 1799, La Gala racconta che i preti addetti al miracolo diffusero la voce che il Santo non avrebbe fatto il miracolo in segno di protesta nei confronti degli infedeli d'oltralpe. Il popolo incominciò a rumoreggiare, ci furono scontri. Gli ufficiali francesi intervennero con decisione minacciando di fucilare il prete responsabile qualora il santo non avesse fatto il miracolo. Ecco cosa poi accadde nelle parole di La Gala: "Forse non sentendosela di far fucilare il poveretto, il Santo fece il miracolo".


In conclusione: un libro da comprare!
E buona lettura!

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