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Serino





Serino ha rappresentato a Napoli per tanti anni l'emblema della risorsa naturale più preziosa: l'acqua.
Sino a circa venti anni fa, soprattutto nei quartieri collinari del capoluogo, l'acqua che sgorgava dai rubinetti era quella proveniente dall'acquedotto di Serino; un'acqua eccezionale, un'acqua che bevuta alla giusta temperatura avrebbe potuto dare dei punti a tutte le celebrate acque minerali in commercio!
Oggi, per i campani, Serino è soprattutto sinonimo di "mangiar bene", in considerazione dei tanti locali presenti a Serino dove è possibile ancora oggi mangiare in maniera genuina.




Ci parla della sua Serino Abele De Luca, presidente del Comitato Pro Serino. Il Comitato Pro Serino è un'associazione attivissima a sostegno dell'ambiente.

Ecco il suo racconto.

 


Un sentiero nei pressi del Castello di Serino Un sentiero nei pressi del Castello di Serino

Serino, il paese delle castagne, delle nocciole, del verde, dei faggi, dell’acqua, della cultura e delle tradizioni; iImmerso nella valle ai piedi del Monte Terminio (1.800 mt. s.l.m.) la cui presenza si fa sentire per oltre 52 Kmq di naturalezza.
Storicamente si riconoscono 24 casali o frazioni. Serino è distante circa 50 Km. da Napoli, 10 da Avellino e 30 da Salerno.
Serino conta su 7100 anime e fa parte della Comunità Montana Terminio-Cervialto.
Ha dato i natali al pittore seicentesco Francesco Solimena e a personaggi illustri quali lo scrittore Gabriele Pescatore e il filologo Padre Floro Di Zenzo.





Zone di interesse ambientale di Serino


Il castello feudale di Serino Il castello feudale di Serino

Serino possiede due grandi “monumenti ambientali”: la Faggeta Depressa in località Maggese-Pozzillo, e un sito di importanza comunitaria (SIC), denominato  Vallone Matrunolo e Alta Valle del Fiume Sabato (sito n. 88 del progetto Bioitaly in Campania a cura del Ministero dell’Ambiente e della Commissione Europea Ambiente). Tali bellezze naturali hanno ospitato in passato una riserva di caccia ed oggi sono aree protette ricadenti all’interno del perimetro del Parco Regionale dei Monti Picentini. La Faggeta Depressa di Serino rappresenta una sorta di “relitto glaciale”, grazie al quale è possibile osservare a 375 mt s.l.m. il popolamento di faggi che, normalmente, sono presenti oltre gli 800 mt. Poiché il faggio predilige zone fresche ed umide, la zona che ospita la faggeta depressa ha caratteristiche tali da ritenersi anomala rispetto alla quota di riferimento usuale. Inoltre, in località Maggese-Pozzillo possiamo osservare un altro evento unico: l’abbinamento del faggio col pungitopo. Tutto ciò è reso possibile per effetto di una particolare inversione: il faggio è situato più in basso ed elementi della macchia mediterranea sono situati ad altitudine maggiore di quella usuale.

 

I monumenti architettonici di Serino

 


Serino è ricco di una vasta gamma di monumenti, notevoli dal punto di vista architettonico ed artistico, riferiti anche ad epoche diverse ma tuttora esistenti e visitabili.

  • Le Mura della Civita, che racchiudono circa nove ettari di castagneto, costituivano la cinta di una antica città denominata Sabatia, risalente ai tempi dei romani.
  • Il Castello d’Orano, lungo la strada che conduce al Terminio, pure esso di età romana, fu progettato per essere un “castrum romanum”. Ora di proprietà privata è stato ristrutturato conservando diligentemente i suoi aspetti più significativi dell’epoca.
  • Il Castello Feudale, in localià Toppola, di età feudale. Esso conserva ancora intatta una cappella, una sacrestia e sono visitabili le ampia mura che lo circondano.
  • La Grotta del SS. Salvatore domina dalla montagna tutta Serino ed è luogo di pellegrinaggio.
  • l’Oratorio Pelosi in Canale di Serino, è una cappella gentilizia costruita nel 1745 dedicata a S. Vincenzo. E’ una struttura che richiama il tardo barocco; all’interno il pittore Battista Rossi dipinse il quadro di S. Vincenzo nel 1953.
  • L’Acquedotto della Tornola che disseta Serino e i paesi limitrofi e l’Acquedotto di Napoli, in località Acquara, ove è ancora presente l’antico Acquedotto Romano costruito tra il 54 e il 41 a.C. dall’imperatore Claudio.
  • Tra le decine di chiese dislocate tra le varie frazioni di Serino, ricordiamo quella di Sant’Antonio di Padova a Ribottoli, che ospita una reliquia di Sant’Antonio e le reliquie di S. Liberato. La reliquia di Sant’Antonio fu concessa per benevolenza dal responsabile della Basilica di Sant’Antonio di Padova, dietro interessamento del Comitato per i festeggiamenti in onore del Santo nell’anno 2002.
  • Il seicentesco Convento di S. Francesco, il cui atto di fondazione risale all’8 febbraio 1617, in cui è possibile ammirare affreschi del Solimena

Le tradizioni di Serino

  • La Religione. Ogni frazione di Serino celebra il suo patrono. Si costituiscono Comitati Festa per richiedere un contributo volontario per organizzare le festività in onore dei santi, del Corpus Domini, della Madonna. Le più importanti manifestazioni religiose, accompagnate da quelle civili, sono: a giugno e luglio in onore di Sant’Antonio di Padova a Ribottoli, ad agosto della Madonna della Neve a Sala di Serino, della Madonna del Carmine a Ferrari e a S. Biagio, ad ottobre infine S. Francesco d’Assisi, patrono del paese.
  • ‘O Fucarone. Ogni anno, a partire dalla vigilia di Natale, si dà fuoco alle cataste di legna accumulate nei centri più frequentati e a ridosso delle chiese. All’uscita della messa è piacevole trovare calore esterno per scambiarsi gli auguri e festeggiare all’aperto.
  • ‘A Rosamarina. Nel periodo pasquale i componenti dei vari comitati di festa di Serino addobbano le porte e i balconi dei loro concittadini con un ramo di rosmarino o di pino.
  • Il Carnevale (‘a mascarata) di Serino. A febbraio, come d’usanza, è possibile vedere in piazza le più disparate maschere in occasione del carnevale. Ma, tra balli e divertimenti, spicca per la sua bellezza “la fila dei belli”: donne, uomini, grandi e piccini con un vestito tradizionale locale ballano costruendo una doppia fila e, nelle piazze, in cerchio, accompagnati dalla musica tipica serinese del carnevale.
  • La sagra della castagna. Ogni mese di ottobre, al termine della raccolta delle castagne, la popolazione di Serino organizza la sagra delle castagne. In questa occasione i serinesi promuovono il loro prodotto tipico attraverso manifestazioni, musica e cultura.



a cura di Abele de Luca, presidente del Comitato Pro Serino

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