Il Maestro Tonino Esposito
Un ricordo di una sua allieva a due anni dalla scomparsa
Un'immagine, purtroppo sbiadita, del Maestro Tonino Esposito
Definito “uomo d’altri tempi”, al carissimo Maestro Tonino Esposito, che purtroppo ci ha lasciato due anni fa (il 17 Novembre 2008), sarebbe bastata la sua napoletanità autentica e genuina per imprimere un solco nel percorso emotivo legato alla nostra storia, cultura e tradizione. Se poi consideriamo la sua poliedricità artistica (è stato pianista, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra, oltre che eccellente didatta) valutiamo veramente il significato e l’importanza del suo contributo in tal senso.
In qualità di ex allieva, il mio ricordo è quello di una forte personalità. Il maestro Tonino Esposito era una persona sincera, vera e diretta, senza mezzi termini. Spesso era anche severo ma il tutto poi si “sdrammatizzava” in un’inimitabile carica di umorismo nutrita dal suo amatissimo dialetto al quale non sapeva ma soprattutto non voleva rinunciare.
Ricordo inoltre la sua ospitale accoglienza in tuta e pantofole che però nulla toglievano alla sua professionalità e sana autorità di insegnante; ricordo i quadretti gag con l’affezionatissima gatta che gli rimaneva spesso accanto durante le lezioni; e ancora le sue esclamazioni di persona infaticabile: “musica leggera? Musica pesante!” diceva, mentre lavorava a
Novecento Napoletano facendo spesso le due di notte. Era l’inizio degli anni Novanta e il maestro aveva un’esperienza già matura alle spalle.
Da sempre innamorato della musica e della sua Napoli, il Mastro Tonino Esposito aveva un talento naturale che si esprimeva suonando il pianoforte e la fisarmonica fin da bambino.
Da ragazzo poi la scoperta di lui da parte di Giuseppe Anepeta, quindi i suoi rapporti intensi con i Festival di Napoli. La carriera del maestro si svolse in seguito parallelamente a quella di docente di Teoria e Solfeggio in Conservatorio.
E’ un’attività fatta di recital, spettacoli, partecipazioni a trasmissioni televisive come
Napoli Prima e Dopo, il varietà
Avanspettacolo con Fra
nco Franchi e Ciccio Ingrassia. Ricordiamo i piacevoli salotti di
Serenata Napoletana con
Mirna Doris. L’abbiamo visto inoltre ospite a
Uno Mattina e
Domenica in per il grande successo iniziato e mai finito del già citato Novecento Napoletano. Il maestro fu anche autore di colonne sonore, musiche da film. La composizione più nota e che lo rappresenta è
Momento Napoletano dai toni suggestivi, evocativi e struggenti, che, evidentemente, l’amata moglie M. Rosaria non è riuscita a sostenere (se n’è andata infatti solo dieci mesi dopo la morte del maestro). Ancora un grande plauso, quindi, tributiamo a Tonino Esposito per ciò che è stato, ciò che ha dato, e per le emozioni che ci ha regalato. Non lo dimenticheremo mai.
Antonella Pelliccio