Forse non ci crederete, ma la ricetta che ci apprestiamo ad illustrarvi è quella di un piatto di agnello che si mangiava a Pasqua come… prima colazione!
Infatti, nelle campagne dell’avellinese, era tradizione per le famiglie cominciare la giornata della festa mangiando tutti insieme in allegria questo saporito spezzatino.
Nessuna paura: a pranzo poi si mangiava normalmente, anzi più che normalmente...
Di questa ricetta ci ha parlato, ricordando la sua infanzia, il signor Mattia Petruzziello che, con la moglie Rosalia, gestisce un agriturismo a Cesinali, a pochi km.da Avellino, dal nome tutto particolare:
La Candina del nonno. La "d" è voluta!
Per 4 persone:
1 kg di spezzatino di agnello
0,5 kg di ricotta di pecora
cipolla
olio extravergine di oliva
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale
pepe
La dimensione ideale dell’agnello le cui carni vanno usate per lo spezzatino è quella medio-piccola (peso dell'animale di circa 25 chili).
Tagliate a pezzetti l’agnello; è preferibile usare la parte più nobile dell’agnello, il collo (detta "reale" in provincia di Avellino). A parte preparate in un tegame un soffritto con olio, cipolla e la passata di pomodoro (poca, giusto per dare al piatto un colore rosato), poi versate acqua in quantità tale da coprire l’agnello che vi si andrà successivamente ad immergere. Salate, fate cuocere questo “brodo” qualche minuto, ed aggiungete finalmente l’agnello. A tre quarti di cottura della carne, unite al tutto la ricotta e mescolate continuamente, fino ad ultimare la cottura.
Controllate il sale, nel caso un po’ di pepe e … buon appetito!
Il signor Mattia ci ha anche segnalato una "piccola" variante: insieme alla ricotta si può aggiungere anche del pecorino grattuggiato. In che misura? In misura tale da non andare a coprire il sapore dell'agnello.