Casertavecchia è un borgo medioevale a un tiro di schioppo dalla sua "sorella minore" Caserta. Vale sicuramente quanto le più celebrate cittadine medioevali dell'Italia Centrale anche se, purtroppo, non gode della stessa fama.
Ci parlano di Casertavecchia gli amici dell'Associazione Proloco di Casertantica, un'Associazione di giovani fortemente motivati al rilancio di questo piccolo tesoro della nostra Regione.
Particolarmente ricca e affascinante la storia di Casertavecchia: come tutti possono osservare, l’antico borgo di Casertavecchia, adagiato ai piedi dei Colli Tifatini, rappresenta uno degli esempi più tipici e meglio conservati di architettura medievale dell’Italia meridionale.
Il Borgo denominato “Casa Hirta” sarebbe sorto su un preesistente villaggio romano o osco, le prime notizie storiche risalgono all’ 861 nella cronaca n. 33 “Historia Longobardum” del monaco Benedettino Erchemperto. Quindi il Borgo “Casa Hirta” appartenne prima ai Longobardi del principato di Capua e nell’ 879 fu dato a Pandulfo Conte di Capua. Nel IX sec. per sfuggire alle incursioni Saracene in pianura, molti abitanti si trasferirono a “Casa Hirta”; altrettanto fece il clero un secolo dopo.
Nel 1062, il Borgo fu occupato da Riccardo I di Aversa, che dà inizio alla denominazione Normanna; in questo periodo ha inizio anche la costruzione della Cattedrale voluta dal Vescovo Rainulfo (1110 – 1129), e fu consacrata nel 1153 al culto di San Michele Arcangelo. Dopo la denominazione Normanna, il Borgo passa sotto il dominio degli Svevi con Roberto Di Lauro e dei Sanseverino, consigliere di Federico II di Svevia.
La famiglia del Sanseverino tenne il Borgo di Casertavecchia fino all’avvento degli Angioini, che lo diedero poi in feudo ai baroni fedeli alla loro causa: nel 1303 Casertavecchia fu data al conte di Telese Siginulfo per passare nel 1310 ai De La Rath che la tennero fino al dominio spagnolo.
Con l’arrivo degli Aragonesi l’importanza del Borgo diminuisce perché le attività cominciano a svilupparsi in pianura: restano a Casertavecchia solo il Vescovo e il Seminario, che più tardi scenderanno a Falciano, mentre il Capitolo Cattedrale rimase ancora al Borgo.
Con l’avvento dei Borboni nel 1752 e la costruzione della Reggia affidata da Carlo III al Vanvitelli, molti abitanti lasciano definitivamente l’antico Borgo trasferendosi a Caserta Nuova. Anche la Cattedrale il 2 febbraio del 1842 si trasferisce nella nuova città come da Bolla di Papa Gregorio XVI del 21 luglio 1841.
CASERTAVECCHIA:
Chiesa S. Rocco
Castello e Torre ( XIII sec. )
Chiesa dell’ Annunziata ( XIV sec. )
Duomo ( XII – XIII sec. )
Museo delle Feste e Tradizioni popolari ( ex Episcopio – XIII sec.)
Casa delle Bifore ( ex Chiesa di S. Pietro – XII- XIII sec.)
CASOLA:
Chiesa di S. Marco Evangelista
Eremo di S. Vitaliano ( XIII sec. )
POZZOVETERE:
Chiesa di S. Giovanni Battista
SOMMANA:
Chiesa di Maria SS. Assunta
Palazzo Alois ( XVI sec.)
CASERTAVECCHIA:
Festa di S. Michele Arcangelo ( 29 settembre )
Sagra del pane giallo
Settembre al Borgo ( inizio settembre )
Natale al Borgo ( periodo natalizio )
CASOLA:
Presepe vivente ( 6 gennaio )
Festa di S. Marco Evangelista ( 25 aprile )
Sagra della polenta ( 25 aprile )
Festa di S. Vitaliano ( metà luglio )
Manifestazione culturale “ Eremo visibile ed invisibile “ ( fine agosto )
POZZOVETERE:
Sagra dell’asparago di montagna ( fine aprile – inizio maggio )
Festa del Santo Patrono – S.Giovanni Battista ( giugno )
Festa della Madonna del Rosario ( mese di settembre )
Rassegna cinematografica “Tifatini – Cinema” ( luglio – agosto )
SOMMANA:
Festa di Maria SS. Assunta e S. Giuda Taddeo ( 15 agosto )
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