Quicampania: Professore, lei è il Presidente della Associazione Pro Loco "Pinetarium" di Pignataro Maggiore. Chi più di lei può tentare di convincere un nostro corregionale a passare una giornata da voi?
D'Angelo:
Se non vai in cerca di emozioni forti e non ami la musica ad alto volume delle discoteche o il
frastuono di una cittadina caotica; se vuoi respirare aria pura e concederti una salutare passeggiata
nel verde degli olivi e dei pini delle colline che fanno da corona al paese nella sua parte
settentrionale o trascorrere qualche ora nel parco giochi con i tuoi bambini, forse Pignataro è per
te la scelta giusta.
A 93 m. sul mare, di circa 6.500 abitanti, ha visto negli ultimi decenni un notevole sviluppo
dell'edilizia privata, con abitazioni prevalentemente unifamiliari, a parte due zone periferiche,
dove sono sorti dei parchi residenziali di tipologia più propriamente cittadina.
un buon caffè ad uno dei 5 bar che si
affacciano sulla piazza; una visita alla Chiesa Madre ed al Portale di Via Roma; via A. Diaz e
visita, ad appena 100 metri, al Monumento dei Caduti; pochi metri più avanti, in località
Monteoliveto, a destra uno dei due edifici scolastici delle Scuole Elementari e a sinistra il campo
sportivo, costruito nel ventennio fascista (c'è anche un altro campo più grande, di recente
costruzione).
Nella stessa zona vi sono altre strutture sportive (tennis, pallavolo e basket), il
Parco giochi allestito tra gli olivi e la Chiesetta di San Giorgio, ora in fase di restaurazione; sulla
sinistra la strada panoramica che porta alla collinetta sulla quale sorge il Convento di S. Croce,
attualmente sede delle Clarisse.
Visita al Museo della Civiltà contadina ed artigiana, sito nel rione di Partignano, a poche centinaia
di metri dalla Piazza Umberto 1° ed alla Biblioteca Comunale, allestita presso il Municipio.
Per dare poi "gusto" al nostro giro,
è' possibile, poi, raggiungere in auto qualcuna delle aziende casearie della zona, per visitare l'allevamento bufalino ed assistere alle fasi della lavorazione della
mozzarella, il prodotto tipico della Provincia di Caserta.
Quicampania: vi sono prodotti tipici?
D'Angelo: del prodotto più importante ho già accennato: a Pignataro, come in tanti altri centri del Casertano, non si può fare a meno di gustare della buona
mozzarella e, con essa, tante altre specialità casearie, ad es. il pecorino, a tutti noto.
Consiglio anche la nostra pizza, da consumare in una delle numerose pizzerie e rosticcerie del paese.
Per quanto riguarda, poi, i dolci tipici di questa zona, si segnalano il Guanto e la Pizza Figliata.
Il guanto è un dolce tipico dell'Agro Caleno, in cui rientra anche Pignataro: si tratta di un dolce a
base di farina, uova e vino bianco, che si frigge in abbondante olio e si consuma caldo, per gustarne
meglio la fragranza e la morbidezza. E' il dolce che accompagna tutti i momenti lieti di una
famiglia (la nascita di un nuovo figlio, il battesimo, l'onomastico, la promessa di nozze, la festa del
rione o del paese, etc.).
La Pizza Figliata (clicca per la ricetta) è un dolce veramente squisito, dal sapore unico (molto calorico!), confezionato in
particolare dalle massaie del rione Partignano in occasione della Festa di S. Vito e Nostra Signora,
che si celebra annualmente il sabato che precede la terza domenica di settembre. Dolce tradizionale
assai gustoso, è ricco di vari ingredienti, come miele ed abbondanti pezzetti di noce. E' formato
da uno strato di pasta che gira a spirale, caratteristica questa che forse ha dato il nome al dolce, che
infatti dà l'impressione di essersi " figliato". La pizza figliata di norma è preparata con qualche
mese di anticipo perché si presenti più matura, al momento in cui viene consumata