Vairano Patenora
Vairano Patenora è una piccola cittadina dell'alto casertano, non lontana dall'uscita di Teano dell'Autostrada del Sole; può contare su circa 6.000 abitanti.
Vairano Patenora va famosa per aver ospitato il celebre incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II, incontro che sarebbe avvenuto alla Contrada Catena; ricordiamo, per completezza di esposizione, che non tutti però concordano su questa ricostruzione storica (ad esempio, se date un'occhiata alla pagina dedicata ad un'altra cittadina del casertano,
Caiazzo...).
Negli ultimi tempi Vairano Patenora si è invece affermata, tra l'altro e in maniera indiscutibile, per la sua eccellente vocazione gastronomica.
Di quest'ultimo punto e di altro abbiamo discusso con il presidente della locale pro-loco, il prof.Arturo Marseglia.
Quicampania: Presidente, convinca un nostro corregionale a passare una giornata a Vairano Patenora.
Prof. Marseglia: Vairano Patenora (145 m. s.l.m.), comune dell'Alto Casertano, comprende tre centri abitati: Vairano Centro e le frazioni di Marzanello e Vairano Scalo. Il territorio comunale si estende nell'ampia e ubertosa pianura di Patenara, formata dal fiume Volturno, tra il gruppo vulcanico del Roccamonfina e il massiccio del Matese.
Dalla fertile pianura emergono i tre rilievi montuosi che delimitano il territorio comunale: San Nicola (545 m),Catreola (587 m.) e Montauro o S. Angelo (465 m.), dove domina nel versante nord una folta e rigogliosa macchia mediterranea con una ricca fauna (cinghiali, volpi, ricci e uccelli) e bei sentieri che l’attraversano. Mentre in pianura uccelli migratori sostano tra i canneti del piccolo laghetto di Vairano, di origine vulcanica e del fiume Volturno ove sono presenti anche lontre.
Il territorio è facilmente raggiungibile, infatti è situato a 2 km. dall’uscita di Caianello della A1 Roma – Napoli, da Bari percorrendo la Telesina c’è l’uscita di Vairano Scalo , mentre da Isernia si raggiunge con la SS 85 Venafrana, inoltre tutto il Comune è attraversato dalla SS 6 Casilina. A Vairano Scalo c’è la stazione ferroviaria di Vairano – Cainello della linea Napoli – Roma e la diramazione per Campobasso. L'intero territorio fu frequentato dall'uomo fin dall'Eneolitico (III Millennio a.C.-XVIII a.C.), come testimoniano i resti di antichi insediamenti preistorici in località Corvara e sulla cima di Monte Catreola e successivamente in epoca romana con gli insediamenti prima dei Sanniti e poi dei Romani.
Il territorio è ricchissimo di reperti e monumenti storici: necropoli, acropoli, castelli, borghi medievali, chiese e palazzi rinascimentali e barocchi.
Quicampania: Presidente, nel vostro sito
(clicca per dare un'occhiata) sono elencati i monumenti che è possibile visitare nella vostra cittadina. Tenendo conto di un tempo a disposizione di una-due ore, potrebbe proporci un itinerario originale per poter "comprendere" al meglio, nel poco tempo a disposizione, lo spirito di Vairano Patenora?
Il Castello di Vairano Patenora
Prof. Marseglia: Visitare sicuramente il borgo medioevale di Vairano Patenora XIV secolo.
Percorso consigliato a piedi
Parcheggiata l'automobile nella centrale P.zza Garibaldi a Vairano Patenora (CE), si imbocca via Dante Alighieri voltando a sinistra. Dopo pochi metri, si gira a destra in via Michelangelo Bove, la quale conduce alla centrale Via Roma, principale strada del centro storico di Vairano, lì si protrebbe fare
una sosta nel laboratorio artigianale di salumi della tradizione vairanese come la “Sauciccia sotto sugna” della “Bottega buona”.
Prendendo a destra, dopo poche decine di metri, dinanzi al comando dei vigili urbani, si svolta a sinistra in via Paolantonio D'Arezzo, e subito dopo pochi metri ancora a sinistra in via S. Bartolomeo. Qui ha inizio una tortuosa e suggestiva gradinata che in breve conduce alla maestosa collegiata chiesa di S. Bartolomeo (fine XVIII sec.). Proseguendo in salita, prima del cancello di Villa Cirelli, si svolta sinistra in via S. Nicola (prestare attenzione perché la strada è priva di targa toponomastica). Si segue la stradina in salita e, dopo poche decine di metri, si arriva a Porta Oliva. Varcata la porta si svolta a destra e dopo pochi minuti, tenendosi sempre sulla destra, costeggiando dall'interno le pittoresche mura di cinta del borgo con le sue quindici torrette, si giunge all'antica chiesa di S. Tommaso (XIV sec.). La passeggiata prosegue lasciandosi trasportare dalle emozioni trasmesse dai vicoli dell'antico borgo, fino a raggiungere il grandioso Castello di Vairano del 1400 con quattro torri in cima alla collina.
Quicampania: Presidente, sappiamo della disputa sulla localizzazione dello storico incontro di Garibaldi e Vittorio Emanuele, conosciuto ai più come l'incontro di Teano. Lei è parte in causa…Ci farebbe comunque piacere se ci riferisse degli elementi della disputa, di come sia nato il dibattito, e di dove a suo parere l'incontro sarebbe avvenuto.
Vairano Patenora: Contrada Catena
Prof. Marseglia: Nel 1700 lungo le vie consolari di Vairano, Via Latina (attuale Casilina) e Venafrana, sorgevano diverse Taverne, per la sosta e il cambio dei cavalli dei postini e dei viandanti; la più nota è Taverna della Catena la cui denominazione deriva dal fatto che quando i Re si recavano a caccia nella vicina riserva di Torcino, l’incrocio veniva sbarrato da una catena. Fu fatta edificare dal duca Domenico Mariconda intorno al 1720. La suddetta Taverna è passata alla storia come il luogo ove avvenne lo storico incontro del 26 ottobre 1860, che sancì l’Unità d’Italia, tra il re Vittorio Emanuele II e il generale Giuseppe Garibaldi. A testimonianza di ciò ci sono diverse fonti ufficiali dello Stato italiano come:
il Decreto del 1967, ai sensi della legge 1089/39, dal Ministero della Pubblica Istruzione (che allora aveva competenza anche per i Beni Culturali), il quale si pronunciò anche in via definitiva sulla localizzazione presso la stessa struttura monumentale dello scenario dello storico incontro.
Il diario storico del comando in capo dell’esercito piemontese che recita questa frase “Il Re Vittorio Emanuele fu incontrato a Taverna Catena da Garibaldi”.
Quicampania: Last but not least, ci può indicare qualcosa sulla vostra tradizione eno-gastronomica? La visita a Vairano Patenora può concludersi, in questo senso, in maniera simpatica?
Prof. Marseglia:Vi propongo questo
gustoso itinerario:
- A 1 km dall’uscita Caianello dell’A1 Roma – Napoli, si arriva a Vairano Scalo, appena giunti su Via Napoli, all’altezza del distributore “Q8” si incontra la “Pasticceria Napoletana”, che produce i dolci tipici della tradizione campana.
- Continuando, su via Napoli direzione centro al bivio di Marzanello a sinistra c’è il famoso pastificio artigianale del “Tortellino d’Oro”;
- arrivati in Piazza Stazione al famoso quadrivio di “Taverna della Catena” (XVIII sec.), si può ammirare il Monumento Nazionale che ha visto l’Incontro di Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele. Proseguendo su Via Abruzzi (SS. 85 Venafrana) appeno fuori l’abitato a sinistra si giunge al laboratorio dell’azienda agricola “Vertecella” di Salvatore Parente ove si possono degustare le uniche “Peschiole”.
Proseguendo sulla SS 85 al 1 Km svoltando a destra si giunge a Vairano Patenora, ove in Via Bove si incontra il salumificio-macelleria “Bottega Buona” ove si può degustare la “Sauciccia sotto sugna” di maiale nero Casertano;
- poi percorrendo Via Roma e Via Arezzi si sale al Borgo Medievale del 1400. Dopo la visita al borgo medioevale, si prende la strada Panoramica per Marzanello e arrivati sul passo del Vallo si percorre una strada sterrata e si giunge al Borgo del 1500 di Marzanello vecchio ove si possono ammirare le antiche chiese di S. Maria del Monte e di s. Nicola. Poi scendendo per la Panoramica e per Via Rimembranza, si prosegue fino in Via Volturno dove si fa una tappa alla Pasticceria “Le Dolcezze” per degustare i dolci tipici della tradizione Vairanese.
- Infine, tornando sulla Statale SS 85, si può visitare il caseificio – agriturismo “Masseria Cardilli” (tel. 3398714677) situato al 4 KM direzione Presenzano, in Via Merchi, per degustare i formaggi DOP della tradizione campana.