Il giorno più corto
Il giorno più corto è un film del 1962; come tanti film di casa nostra, nasce come "parodia" di un film famoso; in questo caso il film di riferimento è
Il giorno più lungo, il colossal dedicato allo Sbarco in Normandia. A differenza del ben più noto film,
Il giorno più corto è ambientato durante la prima guerra mondiale.
Il giorno più corto è un film molto ma molto strano...; probabilmente detiene il record assoluto di attori famosi coinvolti nelle riprese di un film!
Il giorno più corto fu, infatti, girato con l'obiettivo di fare cassa per salvare la casa cinematografica Titanus da una gravissima crisi economica. Vi parteciparono, quindi, quasi tutti gli attori dell'epoca, dai più importanti, e tra questi il nostro Totò, a quelli meno conosciuti; la partecipazione di tutti fu a titolo gratuito, in considerazione dell'obiettivo da raggiungere.
Vi proponiamo i seguenti argomenti:
La Regia de Il giorno più corto
La Regia de
Il giorno più corto è affidata a Sergio Corbucci.
Il cast de Il giorno più corto
Totò
Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
Walter Chiari
Ugo Tognazzi
Vittorio Gassman
Peppino De Filippo
Eduardo De Filippo
Giacomo Furia
Aldo Giuffrè
Paolo Stoppa
Franca Valeri
Vittorio Caprioli
Aldo Fabrizi
Macario
Gino Cervi
Luciano Salce
Virna Lisi
Sylva Koscina
Paolo Panelli
Paolo Ferrari
Aroldo Tieri
Annie Girardot
Jean Paul Belmondo
Amedeo Nazzari
tantissimi altri...
La Trama de Il giorno più corto
Come è facile immaginare, la trama rappresenta solo un pretesto per consentire la partecipazione di un così elevato numero di attori, aventi tutti diritto ad almeno una battuta.
Gli unici veri protagonisti del film sono, in realtà, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, e intorno alle loro disavventure si sviluppa la traballante trama del film.
La storia nasce in un'aula di un tribunale militare e si sviluppa attraverso dei flash-back: iI due siciliani
sono sottoposti a un processo presso la Corte Marziale e a difenderli vi è un pazzoide Walter Chiari. Il racconto va quindi indietro nel tempo, a fatti avvenuti anni prima in Sicilia, seguiti poi dall'involontaria partecipazione al conflitto dei due siciliani. Le storie che si succedono sono abbastanza scontate: non possono mancare accenni a scene di spionaggio, ad armi segrete, a tedeschi cattivissimi, ad ufficiali cretini, a canzonettiste che si esibiscono per i nostri soldati in prima linea.
Per la cronaca, nonostante la folle difesa di Walter Chiari, Franco e Ciccio verranno assolti.
La partecipazione di Toto'
In un film così schizzato, la partecipazione del nostro Totò non poteva che essere al limite del demenziale, e forse anche oltre.
Si tratta sicuramente della partecipazione cinematografica più breve del Principe (20 secondi!); possiamo, pertanto, facilmente riportare il testo completo dell'intervento di Totò.
L'intervento di Totò si colloca alla fine del film, ed è completamente avulso dalla trama: i due siciliani stanno andando al giardino zoologico, quando si apre una finestra ed appare Totò, vestito da monaco, con un elmetto da bersagliere in testa. Il nostro parte con una delle sue "specialità", il "discorso dal balcone" (anche se è una finestra...); ecco il testo:
Ma che giardino zoologico d'Egitto!
Questi sono uomini che servono per guerreggiare.
Abbiamo conquistato Fiume, conquisteremo gli affluenti!
Abbiamo conquistato Pola, conquisteremo anche Amapola (NDR si tratta di una vecchia canzone)
Trento l'abbiamo fatta nostra, e dopo Trento faremo anche trentuno.
Pace e bene fratelli! Pace e bene!
Se non siamo nel demenziale...