La sedia della fertilità
A Napoli è diffuso il cosiddetto culto della
Sedia della fertilità o
Sedia Santa o, ancora,
Sedia della fecondità.
Si tratta di una sedia presente nel piccolo museo dedicato a S.Maria Francesca, struttura situata nei vicoli dei Quartieri Spagnoli. Molte donne con problemi di fertilità si sono affidate fiduciose alla Santa sedendosi su questa sedia.
Ci racconta di questo culto, in un bellissimo articolo di cui pubblichiamo uno stralcio, Stefano Arcella; ringraziamo
Eduardo Vitale, direttore della rivista l'Alfiere, per averci consentito la pubblicazione del lavoro.
(Per conoscere
gli orari di visita della Casa di S.Maria Francesca)
La sedia della fertilità
La Chiesa di S.Maria Francesca

La Chiesa di S.Maria Francesca
All'inizio dei Quartieri Spagnoli, in "Vico Tre
Re a Toledo" s'incontra una chiesa, ad angolo
con Via Speranzella: è la Chiesa di S. Maria
Francesca (vissuta a Napoli nel '700), costruita nell'800
nell'ambito di un edificio più antico, che ha secoli di storia.
Fu edificata in esecuzione di un decreto di Ferdinando
II di Borbone e completata nel 1861, come indicato in una
epigrafe commemorativa incastonata nella parete dell'ambiente
d'ingresso.
Dall'entrata principale si accede ad
una piccola navata, dalla forma quadrata, riservata ai
fedeli, in fondo alla quale vi è l'altare, su cui troneggia la
statua della Santa, vestita col caratteristico saio francescano.
Sulla parete sinistra, si osserva la scultura di Madonna
Pastora, un culto legato alla vita ed all'opera di riforma
spirituale di S.Francesco.
Dall'ingresso secondario, fiancheggiante quello principale,
si entra in due cappelle laterali, comunicanti fra loro;
nella prima domina la statua di una Madonnina, posta in
un angolo, in una grotta artificiale interamente costruita
con le pietre provenienti dalla grotta di Lourdes, a simboleggiare
il legame ideale e religioso fra i due luoghi di
culto.
Di seguito, nella cappella attigua, sì accede alla tomba
della Santa, meta continua dei fedeli.
Una piccola e semplice sagrestia completa, a lato della
prima cappella laterale, l'ambiente di culto al piano terra.
L'atmosfera che si vive è quella di una religiosità fervida
e genuinamente popolare; i fedeli - donne in prevalenza
- recitano il Rosario esprimendo, nella tonalità e nella
ritmicità della preghiera, un sincero sentimento di fede.
Dalla cappella laterale sì accede alle scale e quindi alla
casa della Santa. L'attenzione del visitatore è subito colpita
dalle centinaia e centinaia di ex-voto, di nastri rosa e
azzurri che adornano la parete del primo ambiente della
casa, corredati spesso da foto dolcissime e vivaci di neonati;
sono i segni della gratitudine delle donne devote alla
Santa per aver ricevuto il "miracolo" della fecondità, un
miracolo divino del quale la santa è mediatrice, in quanto
intercede presso Dio, secondo la dottrina cattolica.
Si entra quindi in un altro ambiente, ove l'attenzione è
catturata dalla "Sedia", la famosa Sedia dove le donne
siedono per pregare e ricevere la benedizione di una
suora di S. Francesca, dopo essere state toccate alla
testa, sul volto ed al cuore con un crocifisso dalla ornamentazione
barocca.
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La Sedia della Fertilità

La sedia della fertilità
Nelle credenze e nel costume popolare - accolto dalla
chiesa ufficiale nel conservare l'arredo della casa della
santa - la preghiera per ottenere, la sua intercessione,
il miracolo della fecondità ha un passaggio obbligato,
tacitamente accettato e condiviso da tutte le donne devote
alla santa: il sedersi sulla Sedia della Fecondità, della
quale i media hanno ampiamente parlato.
È su quella sedia che si parla con la suora alla quale si
confidano le proprie richieste; è su quella sedia che la
devota recita le preghiere e riceve, da parte della suora, il
toccamento del crocefisso e la pronuncia delle preghiere
in proprio favore.
L'assidersi sulla Sedia è vissuto, nella coscienza e nella
credenza popolari, come un momento ed un luogo di preghiera
e di fede nel potere d'intercessione di Maria
Francesca. Per essere più esatti, è la Chiesa che, nelle sue
formulazioni dottrinarie, pone questa distinzione fra il
miracolo operato da Dio, ossia l'evento dì guarigione
scientificamente inspiegabile e la funzione mediatrice
della Santa.
I fedeli - soprattutto quelli provenienti da ceti umili,
quelli non istruiti ma sinceri nella loro fede - semplificano
la loro rappresentazione religiosa attribuendo direttamente
alla santa il miracolo della fertilità. Nella coscienza popolare,
nella fede semplice e genuina, l'assidersi sulla sedia
della santa è un atto di fede nel potere miracoloso di M.
Francesca della Santa. Questa è la dimensione antropologica
del culto, ossia il tratto particolare della tipologia
umana che s'avvicina a questo culto e che lo pratica.
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Sedersi sulla sedia della fertilità: il significato, il simbolisimo, i misteri
La sedia, simbolicamente, indica una particolare postura.
Lo stare, l'essere fermi, stabili. Il fedele "sta" in mezzo
al trambusto delle passioni, al disordine degli impulsi, e
degli istinti. "Stare" vuoi dire essere stabili, ritrovare il
proprio centro ulteriore, il proprio asse, un proprio spazio
interiore di calma, di tranquillità."Stare", "sedere" vuol
dire ritrovare il contatto con se stessi, quindi ri-trovarsi, riscoprirsi.
A tale riguardo si può ricordare che nelle religioni orientali,
il "sedere nella posizione del loto" ha proprio questo
significato, che peraltro è un significato universale.Anche nel linguaggio simbolico delle religioni istituzionali,
come nel cristianesimo, la Sedia rituale è associata
alla funzione pontificale, di guida spirituale, legame
peraltro documentato ampiamente nell'arie italiana del
Rinascimento.
Sul piano del linguaggio simbolico, lo "stare" cui allude
la Sedia della Fertilità è un passaggio interiore imprescindibile
per aprirsi all'influenza divina benedicente e
miracolosa. In altri termini, non ci si può aprire all'Amore
divino senza una preliminare preparazione interiore,
senza uno "stare" con se stessi e in se stessi. Nel nostro contesto specifico, la "Sedia" è legata ai
"misteri" della femminilità, alla piena esplicazione della
femminilità e, dunque, alla Fertilità, alla possibilità di
generare un nuovo essere.
Il legame simbolico fra Sedia e Fecondità è presente in
questa chiesa di S. Maria Francesca ma non nasce col cristianesimo;
esso ha un suo illustre precedente, simbolico,e
artistico, nell'archetipo, riproposto in forme ieratiche e
solenni, dalle sculture di epoca romana delle Madri di
Capua (oggi conservate presso il Museo Campano di
Capua), assise in trono, spesso recanti un fanciullo fra le
braccia.
Si tratta dell'archetipo della Femminilità sacra inteso
quale principio cosmico, come forza sovraindividuale,
impersonale, che, nella religione romana d'età repubblicana
prima e imperiale poi. si manifesta e si concretizza
nelle specifiche figure di dee con differenti sfumature e
funzioni: Tellus, Cerere, Cibele, Iside, Juno Regina, tutte
comunque riconducibili al medesimo archetipo.