Da qui puoi andare direttamente al contenuto principale

tre foto della campania e logo quicampania
icona per aumentare la dimensione dei caratteriicona per diminuire la dimensione dei caratteri

La Filumena Marturano di Massimo Ranieri e Mariangela Melato

RAI - 30 Novembre 2010



Finalmente il Teatro è tornato in RAI! E vi è tornato alla grande con una versione di Filumena Marturano in lingua italiana. Un grazie a Massimo Ranieri e a Mariangela Melato per questo evento storico. Vi proponiamo una recensione della rappresentazione RAI a cura di Emanuela Catalano.
(per le altre pagine dedicate all'opera di Eduardo, clicca qui)




Sul primo canale della Rai si è realizzato un avvenimento memorabile per la Cultura italiana: dopo più di trent’anni il Teatro è tornato in televisione in prima serata!
E che teatro; grandi Attori, un grande Autore e il testo definito, da quell’Autore medesimo, “La più cara delle mie creature”.
Insomma Filumena Marturano di Eduardo De Filippo interpretata da Mariangela Melato e da Massimo Ranieri.
E’ questa la “magia” del palcoscenico, di cui Eduardo era cultore e artefice.
Stasera tutti gli italiani hanno avuto, attraverso un mezzo di comunicazione ormai banalizzato, una emozione trasversale che, dalle Alpi alle Isole, ci ha fatto sentire partecipi, consapevolmente. dell’importanza culturale del nostro paese.
In questi anni recenti, frequenti sono state le polemiche sulla lingua usata dai giornalisti e dai presentatori, che nell’etere usano imperfettamente la lingua nazionale, declinandola con inflessioni dialettali.
Eduardo ha scritto la sua Filumena quando ancora tutti in Italia, e dunque anche lui, parlavano la lingua dei luoghi di origine, la preferivano per esprimersi, anche se sapevano parlare l’italiano.
Ma poi mano a mano la nostra lingua si è aggiornata, camminando al passo con i tempi, oggi fa l’occhiolino all’inglese, così come  quest’ultimo lo fa allo spagnolo.
E noi che dovremmo fare? Lasciare Eduardo confinato nel “napoletano” in Italia, mentre in tutto il resto del mondo è tradotto e quindi fatto “proprio”, con altre lingue da altre culture?
Massimo Ranieri è stato coraggioso e forte, per noi italiani, lui napoletano, ha voluto Eduardo in lingua nazionale.
Ha avuto ragione e noi dobbiamo ringraziarlo.
Ora Eduardo è tranquillo, sa che Filumena,  che è intelligentissima, imparerà presto la nuova lingua e la insegnerà a Concetta ad Amalia e alle altre ”creature” maschili e femminili che il suo genio ha inteso lasciare agli italiani tutti.
Eduardo De Filippo è uno dei due grandi Autori teatrali della letteratura italiana del ‘900 e, d’ora innanzi, chi affermerà di non conoscere la sua opera si dichiarerà ignorante da sé medesimo.
Va detto che è lecita l’operazione del cambio di lingua, della “traduzione”, che permette a tutti, nessuno escluso, di accostarsi all’opera di un grande Autore nazionale.
E l’edizione televisiva di stasera?
Innanzitutto coraggiosa e forte.
Un cast di grandi attori, capeggiato da due Star consolidate del palcoscenico che è riuscito ad armonizzare diverse componenti in un unico spettacolo televisivo che intende rendere fruibile a molti un testo di altissimo livello per troppo tempo restato confinato ad una cerchia ristretta di appassionati.
Mariangela Melato ha lottato contro e con Filumena dandoci una prova di quanto quel testo  abbia inciso su di lei come donna e come attrice.
Massimo Ranieri è stato perfetto per quel ruolo, che avrebbe potuto recitare in molti e differenti modi.
Ha scelto una chiave che gli permettesse di rimanere discosto dall’Eduardo attore e, nel contempo, fedele all’Autore.
La regia ha evidenziato quanto la tecnica possa aiutare l’arte teatrale e soprattutto, e giustamente, si è voluto confezionare uno spettacolo rispettando un testo e il suo Autore, ma porgendolo alla platea più vasta che avesse mai avuto: tutti gli italiani.

 

copyright artemanuela.it        

INVIACI UN COMMENTO

Aspettiamo i tuoi suggerimenti, le tue critiche, i tuoi commenti!


SEGNALA AD UN AMICO

Se il sito o un articolo ti sono piaciuti, perchè non dirlo ad un amico?