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Filumena Marturano

 

 

Filumena Marturano è una delle commedie più care ad Eduardo; in particolare il personaggio della protagonista, per l'appunto Filumena Marturano, fu molto amato dal grande drammaturgo napoletano.

Filumena Marturano è anche la commedia di Eduardo più rappresentata all'estero; si contano  ben più di 50 rappresentazioni nei teatri in ogni parte del mondo; Berlino, Parigi, Mosca, New York. Si sono impegnati  nella sua realizzazione  alcuni grandissimi registi quali Franco Zeffirelli e Laurence Olivier.
La commedia ha avuto anche due versioni cinematografiche: la prima del 1951, per  la regia dello stesso Eduardo: come in teatro, Titina era Filumena Marturano ed Eduardo don Domenico.

Filumena Marturano: l'interpretazione di Regina Bianchi Filumena Marturano: l'interpretazione di Regina Bianchi
La seconda, molto famosa, è del 1965 con  titolo  Matrimonio all'Italiana; regia e parti da protagonista affidate  a tre "fuoriclasse" che all'epoca lavorarono  spesso insieme: Vittorio De Sica, Sophia Loren  e Marcello Mastroianni. 
Filumena Marturano ha avuto in Italia una grande diffusione anche grazie alla sua  rappresentazione televisiva; questa data 1962, ovviamente in bianco e nero, e il cast proponeva  per il  ruolo di Filumena Marturano     Regina Bianchi, ovviamente Eduardo nella parte di Domenico Soriano, Pietro Carloni nella parte dell'avvocato, in quella dei tre figli Gennarino Palumbo, Carlo Lima e Antonio Casagrande.

Indice degli argomenti

 

 

 

 

 

 

 

Un po’ di storia di Filumena Marturano

 

Filumena Marturano  è scritta da Eduardo nell'immediato dopoguerra, nello stesso periodo in cui scrisse altre commedie di grandissimo successo quali Napoli Milionaria e Questi Fantasmi: fa  parte della raccolta La Cantata dei giorni dispari.
La prima rappresentazione di Filumena Marturano si tenne nel novembre del 1946 al Teatro Politeama di Napoli. Tra gli attori, ricordiamo oltre ai due fratelli De Filippo,  la bravissima Tina Pica che,  a ben pensarci, sembra  fatta apposta per la parte di Rosalia, la donna di fiducia di Filumena.
L'accoglienza del pubblico napoletano  non fu particolarmente calorosa.
Il trionfo di Filumena Marturano, con successiva consacrazione, avvenne ad inizio del 1947 a Roma, al Teatro Eliseo.
Seguirono rappresentazioni particolarissime di Filumena Marturano, come quella recitata davanti ai leader politici dell'epoca (tra gli altri assistettero alla commedia   sia De Gasperi che Togliatti) ; Titina recitò poi  il monologo "della  Madonna delle rose"  per il  Papa Pio XII, come si legge nei commenti a cura  di Anna Barsotti alla  raccolta la "La cantata dei giorni dispari" edita da Einaudi.  

Il soggetto di Filumena Marturano nasce da un fatto di cronaca dell'epoca: una donna fingendosi in fin di vita si era fatta sposare dal suo convivente.
In effetti per Eduardo si trattò  solo di uno spunto per consentirgli di disegnare e costruire questa figura di donna, che come ebbe a dichiarare, fu "la più cara delle sue creature".

 

 

I Personaggi di Filumena Marturano

 

Filumena Marturano
Domenico Soriano
Alfredo Amoroso, lo "spiccia faccende" di Domenico
Rosalia Solimene, la "dama di compagnia", la confidente di Filumena Marturano
Diana, la "fidanzata" di Domenico
Umberto, Riccardo e Michele, i tre figli di Filumena Marturano
L'avvocato Nocella
Lucia, la cameriera

 

 

La Trama di Filumena Marturano

 

Si potrebbe dire che la trama della storia di Filumena Marturano si svolga   quasi tutta prima dell'inizio della commedia e venga recuperata dai protagonisti come flashback. 
Il  cinquantenne  Domenico Soriano, Dummì, come Filumena Marturano chiama il suo compagno, è un amante della bella vita: vedovo, benestante, sempre ben vestito, proprietario di scuderie, vive  viaggiando tra Londra e Parigi (oggi sarebbe come dire  viaggiando tra New York e Tokio) ,   correndo dietro le belle donne e non facendosi mai mancare nulla; nella sua giovinezza, a Napoli, ha frequentato una casa di appuntamenti dove ha conosciuto  la prostituta Filumena Marturano.

Filumena Marturano: con i tre figli Filumena Marturano: con i tre figli
Domenico ha portato  Filumena via   dal suo triste mestiere,  conducendola prima in un appartamentino e poi, morta sua moglie,  nella sua  bella casa. Domenico ha talmente stima nelle capacità della donna  da averle affidato addirittura la gestione delle sue attività.
Filumena Marturano nasconde un segreto, anzi due: ha tre figli ed uno di questi è di Domenico. E' riuscita a tirarli su dignitosamente grazie ai soldi che nel tempo ha sottratto  a Domenico, senza che lui se ne sia mai accorto. 
Filumena Marturano, a un certo punto della sua vita, decide di uscire allo scoperto: vuole che i figli sappiano che lei è la loro madre, vuole che abbiano un cognome, quello importante del compagno, Soriano. Inscena pertanto la finta malattia ed estorce un matrimonio fasullo a Domenico.
Qui comincia la commedia.
La donna rivela i suoi segreti a Domenico ma non gli svela  quale dei tre giovani sia suo figlio.
Domenico, dopo una prima reazione  fortemente negativa, incomincia a valutare  positivamente il fatto di essere padre; cerca di sapere inutilmente da lei chi dei tre ragazzi  sia suo figlio. Alla fine si convince della bontà delle argomentazioni  di  Filumena e decide di diventare  effettivamente (quindi sia formalmente che nei sentimenti) il padre dei tre giovani sposando, questa volta regolarmente, Filumena.      

La figura di Filumena Marturano

 

- Filumena Marturano è l'unica commedia di Eduardo dove il protagonista non sia  un uomo, ma una donna. Filumena Marturano è la protagonista non solo perché la commedia ha il suo nome, non solo perché obiettivamente il suo ruolo è quello fondamentale nello svolgimento della storia, ma anche e soprattutto per la caratura del personaggio che si eleva di una spanna rispetto a quella di Domenico Soriano. Filumena Marturano è una donna complessa, con una vita tormentata e faticosissima alle spalle, capace di tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Domenico Soriano è, più banalmente e semplicemente,  un benestante senza problemi, cinico al punto di lasciarsi andare ad effusioni con la fidanzata davanti al capezzale di Filumena Marturano o di promettere un pantalone a un cameriere qualora abbia una  buona notizia (la morte di Filumena) .


- Filumena Marturano è analfabeta, conosce soli i numeri (era riuscita infatti a scrivere su una banconota da 100 lire la data del concepimento del figlio avuto da Domenico); parla pertanto solo ed esclusivamente in napoletano, un napoletano molto stretto; il suo tono, nonché le sue movenze e il suo modo di gesticolare, sono proprio quelli tipici  delle popolane partenopee.

 

Il napoletano-italianizzato

 

Da sottolineare come Eduardo faccia parlare ogni tanto i suoi protagonisti in uno strano napoletano-italiano  provocando dei dialoghi grotteschi e tali da stemperare, per qualche istante, la tensione data dalla drammaticità della storia.

Filumena Marturano: con l'amante di Dummì Filumena Marturano: con l'amante di Dummì
Ricordiamo in tal senso   come Filumena Marturano "affronti" la fidanzata di Domenico, ancora ignara della sua "risurrezione". Filumena si esprime, nello stesso tempo,  in due lingue: il napoletano-italianizzato quando deve comunicare a Diana come sono andati i fatti alternandolo   al napoletano quando la deve minacciare; ecco quello che viene fuori:

"Il preto è venuto e siccome ha visto che ero in agonizzazione ….

Levate o' cammise, levate o'cammise!

Ha visto che agonizziavo e ha consigliato a don Domenico Soriano di perfezionare il vincolo in
estremità

Pos'a rosa, Pos'a rosa! "
                                   
Altro esempio di napoletano-italiano: Rosalia, la confidente di Filumena, ad Alfredo che le chiede delle tre lettere che ha consegnato segretamente  a tre ignoti personaggi (ovviamente i tre figli di Filumena) : "Questa incombenzia delicata che mi è stata profferta non la posso sprofferire per farla divenire di dominio pubblico".

 

L'equivoco del caffè

 

Eduardo provoca un ulteriore break alla drammaticità della situazione all'inizio del secondo atto della commedia; Domenico ed Alfredo pensano  ciascuno a due situazioni differenti (il primo al comportamento da tenere con Filumena, il secondo a un pessimo caffè) e dialogano tra loro ciascuno non capendo di riferirsi a fatti diversi. Il dialogo si interrompe quando Domenico dichiara che andrà sino in Cassazione (pensando a una causa con Filumena Marturano) e Alfredo fa notare che sarebbe un'esagerazione (pensando alla reazione da tenere per il  caffè pessimo) .

 

L'introduzione della commedia

 

La commedia Filumena Marturano comincia, a differenza di quanto accade nella rappresentazione cinematografica Matrimonio all'Italiana, a raggiro avvenuto.
Nel testo della commedia, prima dei  dialoghi del primo atto, vi è una fantastica descrizione della scena dove si muoveranno i 4 protagonisti ( Filumena Marturano, Domenico e i due rispettivi assistenti Rosalia ed Alfredo), descrizione che riesce perfettamente a illustrare la tensione esistente in quella stanza.
I quattro personaggi sono posizionati ai quattro angoli della stanza; dice Eduardo: "Quando va su il sipario, così troviamo i quattro personaggi, in questa posizione da quattro cantoni".
Consigliamo a  tutti la lettura di questa introduzione alla commedia; è veramente affascinante!
Riportiamo la descrizione di Filumena Marturano:
"In piedi, quasi sulla soglia della camera da letto, le braccia conserte, in atto di sfida, sta Filumena Marturano. Indossa una candida e lunga camicia da notte. Capelli in disordine e ravviati in fretta. Piedi nudi nelle pantofole scendiletto. I tratti del volto di questa donna sono tormentati: segno di un passato di lotte e tristezze. Non ha un aspetto grossolano, Filumena, ma non può nascondere la sua origine plebea: non lo vorrebbe nemmeno. I suoi gesti sono larghi e aperti, il tono della sua voce è franco e deciso, da donna cosciente, ricca di intelligenza istintiva e di forza morale, da donna che conosce le leggi della vita a modo suo, e a modo suo le affronta."
Giù il cappello!

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