Da qui puoi andare direttamente al contenuto principale

tre foto della campania e logo quicampania
icona per aumentare la dimensione dei caratteriicona per diminuire la dimensione dei caratteri

Totò, Peppino e la  malafemmina



Totò, Peppino e la malafemmina è il film di Totò in assoluto più visto. Ebbe all'epoca, siamo nel 1956, un successo clamoroso, ma l'aspetto più rilevante è il successo di cui ha goduto e ha continuato a godere da allora sino ai nostri giorni.
Potremmo dire che anzi il successo è andato ad aumentare progressivamente con la sempre maggiore facilità di accesso alla visione del film: prima le televisioni libere locali, poi quelle nazionali, il mercato delle videocassette, quello dei DVD, Internet, Youtube.
Anche le nuove generazioni hanno potuto quindi conoscere Totò, Peppino e la malafemmina; si tratta di un film che, anche visto più volte, muove sempre alla risata, anche e soprattutto negli stessi punti e alle stesse battute; a volte poi, rivedendolo, capita spesso di scoprire particolari che prima erano sfuggiti.

Gli argomenti trattati:



Regia di Totò Peppino e la malafemmina


Camillo Mastrocinque


Cast del film Totò, Peppino e la malafemmina


Il principe Antonio de Curtis
Corrado Alba
Corrado Annicelli
Lamberto Antinori
Mario Castellani
Luisa Ciampi
Gianna Cobelli
Vittoria Crispo
Peppino De Filippo
Augusto Di Giovanni
Dorian Gray, la malafemmina
Salvo Libassi
Nino Manfredi
Delia Orman
Gianni Partanna
Emilio Petacci
Donatella Randisi
Gino Ravazzini
Teddy Reno
Rita Rubirosa
Linda Sini 
Eduardo Toni


La trama di Totò Peppino e la malafemmina


Nel paesino di Colizzi, alla borgata Tre Pini, vivono i due fratelli Caponi (Totò e Peppino) con la sorella Lucia. Il figlio di quest’ultima, Gianni (Teddy Reno), studia a Napoli medicina all'università ed è prossimo alla laurea. Conosce Marisa, una giovane attrice che nel seguito del film diventerà "la malafemmina", e se ne innamora. Quando poi Marisa lascia Napoli per seguire la sua compagnia teatrale a Milano, Gianni la segue e per mantenersi contrae dei debiti.
Totò,Peppino e la malafemmina: i fratelli Capone trasmetto al nipote le tradizioni di famiglia Totò,Peppino e la malafemmina: i fratelli Capone trasmettono al nipote le tradizioni di famiglia
Mezzacapa, il confinante dei Caponi, nel pretendere dai fratelli la restituzione di un prestito fatto a Gianni, racconta loro che il giovanotto si trova appunto a Milano. Totò, Peppino e la madre di Gianni partono immediatamente per Milano, dove vanno alla ricerca del nipote e di quella che loro credono una malafemmina. Totò e Peppino riescono a incontrarla e a lasciarle un cestino contenente del denaro e la famosa lettera che avevano preparato in albergo, con la quale invitano la ragazza, per loro una malafemmina, a rompere la relazione con Gianni.
Il rapporto tra i due giovani a questo punto appare finito; fortunatamente interviene la mamma di Gianni, che una volta conosciuta la ragazza, si convince che la presunta "malafemmina" è una bravissima ragazza e che ama veramente Gianni. Passa qualche anno: Marisa, ormai non più "malafemmina", ha coronato il suo sogno di una vita semplice e tranquilla, ha sposato Gianni, brillante medico, e vive con lui e i loro bambini a Napoli. In campagna nella fattoria dei fratelli Caponi trascorrono però le vacanze; Totò e Peppino si danno da fare per trasmettere, a modo loro, le tradizioni familiari al nipotino, sulle note di "Na femmina buciarda m’ha lassato" (scagliando una pietra verso la casa di Mezzacapa...).

Totò, Peppino e la malafemmina, un film tutto da ricordare


Di questo film è incredibile il numero di battute, scene e personaggi che tutti ricordano. Abbiamo provato a buttarne giù un elenco, ampiamente carente:

Na femmena bugiarda m'ha lassato…: la canzone cantata dai due fratelli Capone mentre guidano il loro carro, tirando pietre alla finestra del vicino.

Mezzacapa: per l'appunto, l'odiato vicino di casa, interpretato da Mario Castellani.

Il nascondiglio dei soldi di Peppino: sotto una mattonella, nascondiglio ben noto a Totò…

Due parole, ho detto tutto…: la frase cara a Peppino per lasciar intendere che, da uomo esperto e di mondo, con poche parole è in grado di comunicare concetti complessi o, in ogni caso, è in grado di risolvere situazioni difficili; il fratello e noi spettatori nutriamo qualche dubbio…

Un milione a Mezzacapa, e allora...una capa intera quanto costa? Un miliardo? : Mezzacapa chiede un risarcimento danni per un muro distrutto per un importo di un milione di lire; Totò si domanda quanto avrebbe chiesto se fosse stato una "capa intera".

L'arrivo alla stazione dei fratelli Capone L'arrivo alla stazione dei fratelli Capone
Io direi…; dunque facciamo...: Mezzacapa viene invitato a presentare una nuova richiesta per il risarcimento danni; non fa in tempo a iniziare il discorso con un "io direi…" o con "dunque facciamo" che i tre fratelli si alzano e si mettono a girare intorno al tavolo, indispettiti prima ancora di aver sentito l'ammontare della richiesta, affermando "ma che direi? Ma dove siamo; il muro è d'oro?", o " qui si esagera, qui si esagera!" o, ancora, "ma che facciamo!!! ma a chi?".

A Milano, quando c'è la nebbia, non si vede: Totò e Peppino ascoltano Mezzacapa che parla loro di Milano e si preoccupano moltissimo per la nebbia. Totò intende che a Milano quando c'è la nebbia non si vede la nebbia stessa.

L'arrivo alla stazione di Milano: vestiti alla russa, con tanto di colbacco, cappottone e borracce militari, con sottofondo musicale, per l'appunto, russo, i tre fratelli arrivano a Milano suscitando l'ilarità dei milanesi.

L'arrivo in albergo a Milano dei fratelli Capone: incredibile il quantitativo di oggetti ( e non solo…) portati dai Capone a Milano; è difficile farne un elenco completo; alcuni vengono estratti da Totò da una valigia e da un borsone, altri fanno bella mostra di sè sullo sfondo della scena. Totò estrae nell'ordine:
Totò, Peppino e la malafemmina: la stanza d'albergo Totò, Peppino e la malafemmina: la stanza d'albergo
una bottiglia di olio;
due bottiglie di vino:
mutande;
un "palatone" di pane di circa 2 Kg (ad occhio);
una caciotta (Peppi', attacca 'sta caciotta!)
pasta bianca, 4 Kg. (Basterà per tre giorni?)
due galline (Aria, aria, camminate per la stanza…)
Sullo sfondo della scena, s'intravedono:
ritratto incorniciato della buonanima del marito della sorella di Totò e Peppino;
candela, che viene accesa,  davanti al ritratto;
un prosciutto intero;
un "filo" di salsicce;
un bel grappolo di pomodorini;
delle teste di aglio;
borracce militari, già "apprezzate" all'arrivo alla stazione.


Ora che siamo arrivati a Milano, lo vogliamo andare a vedere questo Colosseo?
: è la domanda che pone Totò dopo aver "sistemato" la stanza d'albergo.

La lettera di Totò e Peppino: qui siamo al cult, al meglio del meglio di Totò, Peppino e la malafemmina; a questo episodio abbiamo dedicato una pagina (clicca qui).

Per andare dove dobbiamo andare…: altro cult, altra nostra pagina dedicata (clicca qui).

il metre I il metre
Chiamiamo il cameriere e ci mettiamo d'accordo per una cena a prezzo di costo: Totò e Peppino si ritrovano in un gran ristorante a dover effettuare l'ordinazione, ma hanno pochi soldi (ventimila lire) e temono i prezzi del locale raffinato (Peppino parla di trattoria di lusso); Totò decide di chiamare il cameriere.

Io sono il metre: dopo che Totò ha richiesto a gran voce un cameriere, questi si precipita da loro: per l'abito e per i toni, viene scambiato dai fratelli Capone per un commendatore. Il cameriere si presenta, io sono il metre, e Peppino capisce che è alto un metro, mentre Totò commenta che si porta bene i centimetri.

Mio fratello è un collezionista di prezzi: il metre propone un menù con una zuppa di tartaruga; Totò è preoccupato per la spesa e vorrebbe sapere quanto costa; ha soggezione del cameriere e giustifica la richiesta come per assecondare una mania del fratello.

Combinerò loro un servizio del quale non si scorderanno mai più: è la conclusione del cameriere che lascia nel terrore i fratelli Capone.

Alle volte si appiccicano: Totò prova a vedere se le due banconote da diecimila (i famosi lenzuoli degli anni 50 e 60) che Peppino ha portato con sè non sono per caso tre.



Totò Peppino e la malafemmina: due napoletani a Milano


A molti critici sfuggiva, e forse a qualcuno tuttora sfugge, l'eccezionale capacità di Totò di rappresentare delle situazioni tipiche della società italiana. Probabilmente solo Alberto Sordi è riuscito a fare altrettanto in seguito.
Negli anni 50, a novanta anni dall'Unità d'Italia e prima della diffusione della televisione, nonostante due Guerre Mondiali che avevano portato i diversi "popoli" italiani a stretto contatto, era enorme l'ignoranza degli Italiani sui territori, sulle popolazioni, sulle città, sul clima, sugli usi e costumi delle regioni più lontane. Ciò era particolarmente vero per i contadini.
In Totò, Peppino e la malafemmina abbiamo una serie di scene che rendono perfettamente questa situazione. Ricordiamo la descrizione di Mezzacapa di Milano, l'dea che si fanno della nebbia Totò e Peppino, il timore per il freddo milanese e quindi l'arrivo coi colbacchi e coi cappottoni alla stazione di Milano, il sentirsi persi per la dimensione della città (in un primo momento credevano che Piazza del Duomo fosse la piazza del paese), il contatto con il vigile urbano.

                         

Curiosità del Film Totò, Peppino e la malafemmina


Il film "Totò, Peppino e la malafemmina", vagamente ispirato al testo della famosissima canzone "Malafemmena" del principe de Curtis, ebbe qualche noia con la censura in fase di approvazione del copione, a causa di alcune battute considerate troppo spinte e di alcune scene ambientate tra le quinte del teatro di rivista dove si notavano delle soubrette "spogliatissime". Sia le battute sia le scene furono completamente tagliate e se ne trova traccia solo nei documenti dell'apposita Commissione istituita all’epoca presso il Ministero del Turismo e dello Spettacolo.
A proposito della canzone cha ha ispirato il film, da notare che il titolo del brano non è Malafemmina ma Malafemmena (con una "e" al posto di una "i", differenziandosi quindi dal titolo Totò, Peppino e. la malafemmina).

INVIACI UN COMMENTO

Aspettiamo i tuoi suggerimenti, le tue critiche, i tuoi commenti!


SEGNALA AD UN AMICO

Se il sito o un articolo ti sono piaciuti, perchè non dirlo ad un amico?