Vota Antonio la Trippa
Vota Antonio, Vota Antonio: una locandina de Gli Onorevoli
L'episodio più esilarante del film
Gli Onorevoli è di gran lunga quello che ha per protagonista Totò.
Totò interpreta la parte di un ufficiale in pensione, Antonio La Trippa, classico militare "tutto di un pezzo". Il "tutto di un pezzo" lo dimostrerà con il suo comportamento, militare lo è un po’ meno, perché, come la moglie (Anna Campori) e il suo ex-attendente (Agostino Salvetti) gli rinfacciano, da soldato aveva esclusivamente diretto la banda musicale!
Antonio La Trippa si presenta alle elezioni per il Partito Nazionale Restaurazione; è un nostalgico dei "bei tempi", un conservatore, anzi un restauratore romantico; spera ancora nel ritorno del Re in Italia. Nel suo partito è l'unico in grado di prendere voti, grazie alla grande stima di cui è circondato nel suo collegio elettorale (la cittadina di Roccasecca).
Rimarrà deluso dai notabili del suo Partito (Presidente e Segretario), quando capirà che l'unica loro intenzione è quella di insediarsi in Parlamento (grazie ai voti da lui ottenuti) per potersi vende al miglior offerente.
Vota Antonio la Trippa: marketing elettorale
Da esperto ante-litteram in marketing elettorale, Antonio La Trippa ha capito l'importanza della pubblicità: "Occorre battere, ribattere, martellare, il nome del candidato deve colpire i timpani degli elettori". E si comporta di conseguenza; sceglie una frase, quasi uno slogan, il famosissimo:
"Vota Antonio, Vota Antonio, Vota Antonio!"
Lo ripete dappertutto, con tono normale, a bassa voce, come intercalare, ma anche e soprattutto urlandolo a squarciagola: si avvale a tal scopo di uno strano imbuto-megafono e si affaccia, più volte, alla finestra per proporre ai condomini il suo "Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio", magari condito da un vero e proprio discorso.
Qui occorre ricordare che Totò, in molti suoi film, propone "discorsi dal balcone": il grande attore napoletano doveva essere rimasto particolarmente colpito dai modi, dal tono e dai contenuti dei discorsi del Duce. In tanti film, non appena capita l'occasione, Totò si diverte ad arringare la folla.
Ricordiamo, tra gli altri, i suoi discorsi in Totò e Maciste, Totò e Cleopatra, Totò Peppino e la dolce vita, Il giorno più corto, Arrangiatevi.
Vota Antonio la Trippa: tre memorabili discorsi
Di questo film ricordiamo tre "succosi" discorsi:
Il primo lo tiene di domenica mattina, affacciandosi alla finestra della propria casa, che da' sul cortile del palazzo (da notare che pochi minuti prima aveva già "dato la sveglia" a tutti suonando la tromba), armato di imbuto-megafono; ecco il testo :
Vota Antonio La Trippa: l'imbuto-megafono
(Con tono crescente, da basso a "urlato"):
Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio.
(Poi "alla Mussolini"):
Italiani, elettori, inquilini, coinquilini, casigliani!
Quando sarete chiamati alle urne per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa!
Italiano! Vota Antonio La Trippa!
Italiano ! Vota Antonio La Trippa! (un condomino irriverente: "Sì, al sugo eh, eh…")
Brutto mascalzone, figlio di…
(Riprende "alla Mussolini"):
Italiani, italiani! Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio!
Inquilini, coinquilini, condomini, casigliani, quando andrete alle urne per compiere il vostro dovere, votate la lista PNR, Partito Nazionale Restaurazione; scegliete un numero solo che è tutto una garanzia, tutto un programma: 47.
(il solito condomino irriverente: "Morto che parla!")
E fesso a chi non sta zitto! Ma guarda che numero mi hanno dato!
Vota Antonio La Trippa: la prova del discorso
Il secondo discorso è, in effetti, solo la prova generale dell'intervento che Antonio La Trippa dovrà tenere il giorno dopo a Roccasecca.
Il luogo e il momento della prova: nela sua stanza, di notte, leggendo il testo illuminato solo dalla luce del comodino, mentre la moglie dorme.
(Inizio sommesso): Chi parla di voti inutìli (ndr accento sulla seconda i, poi si corregge), inutili è totalitario e in malafede, i voti inutili possono essere utili se servono ad eleggere qualcuno; questo qualcuno di cui vi parlo, sono io, concittadini di Roccasecca.
Io, umile figlio di questa nobile Rocca, Secca per modo di dire, Antonio La Trippa.
(Sempre sommesso): Vota Antonio La Trippa. Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio!
(All'improvviso a gran voce!): Italiani! Il grido di dolore …
La moglie si sveglia di soprassalto, arriva l'attendente e l'oratore è costretto a terminare le prove!
Ma la nottata non è finita. Antonio La trippa vuole offrire ai condomini, in piena notte, un ulteriore, e soprattutto, tranquillizzante discorso; si affaccia alla finestra che da' sul cortile, questa volta senza l'ausilio del consueto imbuto-megafono, e… via a tutta voce :
Italiani, dormite pure, borghesi pantofolai, tanto qui c’è l’insonne che vi salva; mentre voi dormite, La Trippa lavora. Vota Antonio, vota Antonio!
La "demenzialità" di svegliare qualcuno che dorme per potergli assicurare che può dormire tranquillo è chiaramente un "non senso" alla Totò!
Vota Antonio La Trippa: la segretaria del presidente
Infine, da ricordare un'altra piccola/grande battuta di Totò; ci troviamo a Roccasecca, dove dopo qualche minuto Antonio La Trippa dovrà tenere il suo discorso. Ha appena conosciuto i due sinistri dirigenti del partito. In particolare Antonio La Trippa ha notato che l'anziano presidente è accompagnato da una bella ragazza. Gli viene presentata come la segretaria e lui mangia la foglia.
Quando però si siedono tutti intorno a un tavolo, la bella ragazza in maniera spontanea invece di sedersi su una sedia, si siede con naturalezza altrove: sulle ginocchia del presidente; l'uomo di mondo Antonio la Trippa stempera la situazione osservando comprensivo: "E' bambina!".
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