Due le rappresentazioni di Questi fantasmi in TV, la prima del 1956, la seconda del 1962: con quest'ultima messinscena televisiva Questi fantasmi arrivò al grande pubblico; Eduardo ne fu il regista e l'interprete principale, il personaggio della moglie Maria fu interpretato da Elena Tilena, i ruoli del portiere Raffaele e dell'amante della moglie, Alfredo Marigliano, furono furono affidati a due interpreti "storici" di Questi fantasmi quali Ugo D'Alessio e Pietro Carloni (nella vita, il compagno di Titina De Filippo).
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Questi fantasmi fu scritta nel 1945 ed è la seconda commedia, dopo Napoli Milionaria, a far parte della raccolta Cantata dei giorni dispari.
Eduardo s'ispirò per la sua realizzazione a un fatto di cui fu protagonista suo padre, Eduardo Scarpetta. Racconta infatti quest'ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all'altro (ovviamente era un quattro di maggio...).
Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, all'apparenza eccezionale, in rapporto al pigione ridottissimo da pagare. Dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un "monaciello", che faceva sentire la sua presenza in particolare alla mamma di Eduardo Scarpetta; ovviamente la signora costrinse immediatamente il marito a un nuovo trasloco per scappare dall'impertinente "monaciello".
Questi fantasmi ebbe un successo travolgente sin dalla sua prima rappresentazione il 7/1/1946 al Teatro Eliseo di Roma. Seguirono altre rappresentazioni al Teatro Politeama di Napoli, anch'esse caratterizzate da un successo quasi senza precedenti.
Un po' come Filumena Marturano, Questi fantasmi è stata messa in scena molte volte all'estero; in particolare Eduardo ottenne un grande e ripetuto successo in Francia.
(le qualifiche di "anima ..." sono dell'Autore stesso)
Pasquale Lojacono (anima in pena)
Maria, moglie di Pasquale (anima perduta)
Alfredo Marigliano, amante della moglie (anima irequieta)
Armida, moglie di Alfredo (anima triste)
I due piccoli Mariglaino (anime innocenti)
Raffaele, il portire (anima nera)
Carmela, sorella di Raffaele (anima dannata)
Gastone Califano, fratello di Armida (anima libera)
Il Professor Santanna (anima utile, ma non compare mai)
Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest'ultimo e del "dirimpettaio" di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all'esistenza degli spiriti; pertanto, quando s'imbatte in Alfredo, l'amante della moglie, lo scambia per un fantasma.
La storia di Questi fantasmi prosegue con Alfredo che fa pervenire sostanziosi aiuti economici alla famiglia Lojacono, aiuti che vengono interpretati da Pasquale come regali degli spiriti che l'avrebbero preso a ben volere!
L'equivoco prosegue e il nostro protagonista è l'unico a non avvedersi di quello che sta realmente accadendo; dopo un'esilarante scena nella quale, per Pasquale, si consuma un litigio tra spiriti (in effetti i litiganti sono Alfredo, sua moglie, i suoi bambini e altri parenti), l'amante di Maria decide, apparentemente, di tornare in famiglia privando dei suoi regali il povero Pasquale.
La storia di Questi fantasmi si avvia alla conclusione: con un marchingegno Pasquale riesce a reincontrare Alfredo, chiedendogli un ulteriore e sostanzioso aiuto economico, spiegando allo "spirito" che i soldi gli servono per riconquistare la moglie di cui è perdutamente innamorato. Alfredo, commosso per la triste confessione, gli lascia un pacco di banconote e scompare dalla loro vita.
La domanda che tutti si pongono dopo aver visto Questi fantasmi è: Pasquale Lojacono crede veramente nell'esistenza degli spiriti che infestano la sua casa e nella benevolenza che questi gli mostrano facendogli continui regali o, piuttosto, il nostro protagonista è un gran furbacchione che sta sfruttando la situazione per trarne vantaggio?
La domanda non ha risposta. Alcuni elementi presenti nella trama di Questi fantasmi ( il terrore che dimostra nell'ascoltare lo "spirito" di Armida, la moglie di Alfredo, o l'accorata confessione finale a quest'ultimo) farebbero propendere per la sua buona fede.
Altri elementi farebbero pensare però il contrario: in particolare l'espressione di Pasquale nell'ultimissima scena, quando racconta al Professor Santanna cosa è successo e dichiara di sperare in un ritorno dello spirito.
Anche l'introduzione di Questi fantasmi nella versione televisiva del 1962 farebbe pensare alla mala fede del protagonista; Eduardo infatti ci dice: "Pasquale Lojacono i fantasmi li vede; il benessere di natura equivoca che egli raccoglie in casa, soldi e beni, per lui sono risorse ultraterrene e si costruisce una coscienza civica. Se si ha una moglie bella è necessario credere nei fantasmi!".
Raffaele è anche misogino; parlando della sorella che era divenuta scema dopo aver visto i fantasmi, precisa che:
"Scema no... un po' cretina, insomma più cretina di prima".
Lojacono: "Perché, era già cretina?".
Raffaele: "No, ma è donna.".
Lojacono: "Perché, le donne sono cretine?".
Raffaele: "Non sono uomini!".