Da qui puoi andare direttamente al contenuto principale

tre foto della campania e logo quicampania
icona per aumentare la dimensione dei caratteriicona per diminuire la dimensione dei caratteri

San Giorgio del Sannio

 

 


San Giorgio del Sannio si estende su un territorio di circa 23 km quadrati, a 380 metri sul livello del mare e conta circa 10.000 abitanti.
San Giorgio del Sannio è situato in una felice posizione geografica, ai piedi di una collina su cui si erge Montefusco, alla confluenza delle valli del Sabato e del Calore.









San Giorgio del Sannio: le origini




San Giorgio del Sannio: un'immagine del Centro San Giorgio del Sannio: un'immagine del Centro

San Giorgio, unitamente alle località di Ginestra (l’antica Santa Maria a Vico), Sant’Agnese e San Giovanni era un tempo feudo di Montefusco, capoluogo del Principato Ultra.
Le quattro località, e quindi anche San Giorgio, erano semplicemente dei "casali". La denominazione dell'epoca era “San Giorgio la Montagna”, appellativo che conservò fino al 1929, allorché per volontà del Capo della Polizia fascista, Arturo Bocchini, si trasformò in “San Giorgio del Sannio”.
Agli inizi del 700 il Principe Carlo  III Spinelli diede vita a un nuovo assetto urbanistico di San Giorgio. Fece costruire nella zona centrale del paese il suo nuovo palazzo con a lato la nuova chiesa collegiata,consacrata nel 1737 ed il lungo viale che divideva a metà il paese e che collegava i vari “casali” , viale al quale  diede  appunto il suo nome.
Il principe Spinelli curò anche la costruzione del “Monastero della Visitazione di Santa Maria”dove rinchiuse le discendenti donne del suo casato affinché ricevessero un’idonea educazione. Tra le ospiti del monastero è da annoverare la sorella del celebre economista napoletano Ferdinando Galiani. Fino agli anni 60 del secolo scorso al monastero era annesso un educandato femminile, frequentato da figlie della nobiltà napoletana.

 

San Giorgio del Sannio: luoghi da visitare


Luoghi da visitare di rilevanza storico-architettonica in San Giorgio del Sannio sono:
La chiesa di San Giorgio Martire, con tele di Nicola Criscuolo(sec.XVIII)
La Chiesa dell’Annunziata, il Chiostro e il Convento dei Frati Minori, con pregevoli sculture, organo e cori lignei risalenti ai secoli XVI e XVIII
La Chiesa settecentesca di Santa Maria della Pietà con tele della scuola napoletana

 

 

San Giorgio del Sannio: intervista alla presidentessa della Pro-Loco

 

 

Quicampania: La Sig.ra Maria Pia Variale è la presidentessa della Pro-Loco di San Giorgio.
Le domandiamo di raccontarci qualcosa a proposito delle origini di questa cittadina.

Signora Varriale: Questo paese in realtà è nato nel ‘700; originariamente era un casale di Montefusco. Poi, pian piano, si è espanso, sino a raggiungere l'autonomia. Fondamentale il ruolo svolto dal Principe Carlo Spinelli: suo, tra l'altro, il merito della costruzione del grande viale centrale di questa cittadina con l'intento di unire tra loro i vari casali dell'epoca; questo viale è ovviamente intitolato "Viale Spinelli".
Questa cittadina ha goduto di una discreta economia basata sul tabacco; vi era infatti un grosso tabacchificio. Anche l'agricoltura era molte forte, ma poi ha incominciato a diminuire d'importanza a favore di una terziarizzazione molto spinta.

Quicampania: Provi a convincere una famiglia campana a venire a passare una domenica nella sua cittadina.

Signora Varriale
:Allora, prima di tutto vorrei sottolineare la qualità del nostro ambiente; qui c’è un’amministrazione comunale molto attenta a questi problemi. Lei pensi che non abbiamo avuto mai il problema dei rifiuti; qui abbiamo la raccolta “porta a porta”. A tal proposito volevo dirle che in occasione di una nostra manifestazione di grande successo, una gara podistica, i tanti napoletani che arrivano qua, per partecipare alla gara, domandano sempre: "scusate, ma dove stanno i contenitori?"; ed alla risposta:"Non ci sono!"; domandano sbigottiti: " e dove la mettete l’immondizia?".
Quindi una città molto pulita. Un grosso rispetto per l’ambiente, a partire da una grossa educazione ambientalista nelle scuole.
Dal punto di vista della gastronomia, sicuramente la visita alla nostra cittadina è da raccomandare: abbiamo un'ottima gastronomia locale, basata sulla cucina contadina.
Ci sono molte aziende agrituristiche che operano nella zona, preparando i nostri piatti nel pieno rispetto della tradizione, così come venivano fatti una volta, in maniera molto semplice e con le materie prime della nostra campagna. Sicuramente è una cucina molto povera, ma tanto saporita.
Qualche nome di una buona pietanza locale? C'è solo l'imbrazzo della scelta:
la minestra di cardone (classico piatto natalizio), il migliaccio ( piatto dolce di Carnevale), la farinata, lo 'ncasatiello, la 'mperciata, la pastiera di riso, la pizza chiena.

INVIACI UN COMMENTO

Aspettiamo i tuoi suggerimenti, le tue critiche, i tuoi commenti!


SEGNALA AD UN AMICO

Se il sito o un articolo ti sono piaciuti, perchè non dirlo ad un amico?