Miseria e nobiltà
Miseria e nobiltà (1954) è uno dei quattro film di Totò tratti da una commedia di Scarpetta. Ricordiamo con Miseria e nobiltà anche le altre tre scarpettiane: Il Turco napoletano, Il Medico dei pazzi e, meno conosciuta, Sette ore di guai.
Miseria e nobiltà è sicuramente, tra questi film, quello che ha ottenuto e continua ad ottenere il maggior successo di pubblico. Tra le tante scene del film Miseria e nobiltà "passate alla storia", quella del paltò di Napoleone con il ripetuto ritornello ... se no, desisti! è tra le più famose della cinematografia italiana.
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Miseria e nobiltà: la Regia
Mario Mattòli firma con il film Miseria e nobiltà la decima regia delle sedici che lo hanno visto dirigere Totò.
Miseria e nobiltà: il Cast del film
Il principe Antonio de Curtis
il film miseria e nobiltà: una delle locandine
Liana Billi
Leo Brandi
Franco Caruso
Gianni Cavalieri
Carlo Croccolo
Dino Curcio
Nino Di Napoli
Franca Faldini
Sophia Loren
Nicola Maldacea jr.
Franco Melidoni
Giulia Melidoni
Valeria Moriconi
Dolores Palumbo
Franco Pastorino
Enzo Petito
Giuseppe Porelli
Franco Sportelli
Enzo Turco
Miseria e nobiltà: la trama del film
La trama del film Miseria e nobiltà è particolarmente "movimentata"! I due protagonisti di Miseria e nobiltà sono don Felice Sciosciammocca (Totò) e don Pasquale (il bravissimo Enzo Turco): entrambi sono poverissimi, in quanto con i loro mestieri (il primo è uno scrivano, il secondo un fotografo ambulante, con "negozi " nei pressi dell’ingresso del Teatro San Carlo) non riescono a raggranellare nemmeno l’indispensabile per consentire una semplice sopravvivenza alle proprie famiglie; condividono lo stesso appartamento in fitto (si fa per dire, in quanto non pagano il "pigione"...) e tale circostanza dà luogo a non poche tensioni tra le due "signore "; in particolare Donna Luisella (intrepretata da Dolores Palumbo) , convivente di Don Felice, provoca ripetutamente la moglie di don Pasquale e soprattutto maltratta il figlio stesso di Don Felice (avuto dalla moglie dalla quale è separato), il famosissimo Peppiniello.
Questo è il ritratto della Miseria!
il film miseria e nobiltà: il Principe e il pollo
Un giorno il marchesino Eugenio, cliente di don Pasquale, espone ai nostri "poveri " la sua situazione personale: Eugenio è innamorato della figlia (una splendida e giovanissima Sophia Loren) di Gaetano Semmolone, un ex-cuoco arricchito, ma la propria nobile famiglia si oppone al suo fidanzamento: giammai un nobile della loro famiglia sposerà la figlia di un arricchito. Ulteriore elemento di contrarietà per la famiglia di Eugenio è la professione della ragazza: ballerina. Il marchesino propone così a don Felice e a don Pasquale di fingersi rispettivamente suo zio (il Principe di Casador) e suo padre (un semplice marchese...) e di accompagnarlo, travestiti da nobili, dal padre della fanciulla per chiederne la mano. Totò ed Enzo Turco non possono non accettare, vista la lauta ricompensa: inoltre, in questa grande finzione, escono fuori delle "parti " anche per donna Concetta, moglie di don Pasquale, in qualità di Contessa del Pero e per Pupella, loro figlia, come contessina. Rimane esclusa da questo gioco la compagna di Don Felice. I nostri, provenienti dal mondo della Miseria, si calano magnificamente e in un solo istante nel mondo della Nobiltà. Tutto sembra andare bene: troppo stupido l’ex cuoco per capire qualcosa del trucco; purtroppo i nostri amici vengono scoperti a causa dell’arrivo sulla scena non previsto e non desiderato di donna Luisella, la convivente di don Felice. Accecata dalla rabbia, donna Luisella scatena una rissa con gli altri pseudo-nobili, al grido della famosissima invettiva rivolta alla moglie di Don Pasquale: "Uee! Funiculare senza currente! ". Ancora non soddisfatta per la situazione creata, Donna Luisella rivela infine l'inganno al padrone di casa. Ma tutto fortunatamente va a posto: sopraggiunge il vero padre del marchesino, che finalmente acconsente al matrimonio del figlio (per non cadere lui stesso in uno scandalo in quanto corteggiatore anonimo della stessa fidanzata del figlio) . Come tutte le scarpettiane, quindi, anche
Miseria e nobiltà finisce bene, con il cuoco che benedice tutti.
Miseria e nobiltà: L’ingresso dei nobili
Una delle scene più comiche del film Miseria e nobiltà: Don Felice, don Pasquale e famiglia fanno il loro ingresso da nobili nella casa del cuoco arricchito.
(NDR in più di un film Totò interpreta la parte di un personaggio che è creduto da tutti essere importante mentre nella realtà ciò non è vero: nei Due marescialli è un ladro ma gli altri lo credono un Maresciallo dei Carabinieri; in Sua eccellenza si fermò a mangiare è scambiato per il medico del Duce mentre è, ancora una volta, un ladro. In Miseria e nobiltà è un poveraccio e si fa passare per un ricco nobile).
il film miseria e nobiltà: ingresso del Principe
Questa felice scena di Miseria e nobiltà inizia con il marchesino chepresenta all'arricchito il finto zio: "Il Principe di Casador, mio zio."
(Totò entra con incedere regale: aria schifata, sguaina il bastone come se fosse una sciabola, benedice tutti con la mano) .
L’arricchito – E’ talmente grande l’onore che mi fate oggi...
Totò – Basta!
L’arricchito – ...che quasi quasi mi pare che sia un giorno festivo.
Totò – Basta!
L’arricchito – No, io volevo dire, Signor Principe, che sono impotente (Totò annuisce!) perchè non posso contraccambiare a quello che lei oggi...
Totò – Basta!
L’arricchito- Mah?
Totò – Basta! Egregio signore (mentre parla cerca di dare il capello e il bastone al cameriere stupido che non si muove per obbedire a un precedente ordine del padrone), noi, in data odierna, ci siamo degnati di venire in questa misera casa, al cospetto di lei che, sebbene danaroso, è un disgraziato.
Totò rivolgendosi al cameriere scemo – E acchiappa! In che casa sono venuto!! (Buttando per aria cappello e bastone che il cameriere non ha voluto prendere).
L’arricchito al cameriere – Ma perchè non hai preso il cappello al Principe?
Il Cameriere – Mi avete detto di non muovermi!
Totò – Si può sapere in che razza di casa mi avete condotto?
L’arricchito – Principe, perdonatemi!
Totò – Basta!
Il cameriere rivolgendosi a Totò (pensando che il cappello e il bastone siano caduti dalle mani del Principe e non siano stati scagliati per rabbia) – Vi sono cascati!
Totò – E insiste! Ma lo sa costui chi siamo noi?
L’arricchito – Ma perdonatelo...
Totò – Basta!
L’arricchito – Ma io...
Totò – Silenzio!
L’arricchito – Si può sapere quando posso parlare?
Il Marchesino – Zio, permettete che il Cavaliere Vi rivolga due parole?
Totò – Chi, costui? A me? Concesso.
L’arricchito – Grazie, signor Principe,. Io volevo dirvi semplicemente che sono commosso, commosso per aver conosciuto una famiglia tanto lustra e illustrata...
Totò – Oh, obbrobbrio! Ma lo vedi che era meglio se stavi zitto?
Miseria e nobiltà: Discussione tra nobili in salotto
Anche in questa scena del film Miseria e Nobiltà Don Felice continua a interpretare il ruolo di nobile con grande naturalezza! I nostri nobili sono seduti in salotto e don Pasquale, in qualità di papà del giovane Eugenio, tiene a precisare al padre della ballerina che non era molto convinto della bontà dei progetti del figlio.
Il Marchese – Signore, ero un po’ contrario a questo matrimonio. E' vero. Ma poi, vedendo che mio figlio piangeva la mattina, piangeva a mezzogiorno, piangeva la sera, piangeva la notte...
il film miseria e nobiltà: ogni cheque è così!
Principe – Piangeva sempve!
Il Marchese – Dissi tra me e me: beh! Accontentiamolo e non se ne parli più! D’altra parte, può fare quello che vuole: possiede seicentomila lire di rendita.
L’Arricchito – Seicentomila lire???!!!
Il Principe – Ostreghetta, seicentomila lire!
Il Marchese – Ma che cosa sono seicentomila lire!!! "
Il principe – Ma chi le ha viste mai seicentomila lire! (Precisa) Dico, chi le ha viste mai in contanti, perchè noi adoperiamo gli cheques, e lui lo sa ogni cheque è così (con gesto della mano sul braccio) .
(omissis)
Il marchese – Io ero un po’ contrario a questo matrimonio, ma anche la Contessa era sfavorevole; al principio la Contessa era un po’ duretta, come dire, un po’ duretta.
Il Principe – E’ vero, la Contessa era un po’ duretta, ma molti anni fa, adesso, invece la Contessa è molla...
Marchese – Zitto!
Il Principe – E’ molla!